Un’altra cosa da notare è che la persona in questa parabola chiese del pane…Gesù aveva appena insegnato nel Padre Nostro di pregare per il proprio pane quotidiano, un bisogno. Questo ci fa chiedere, è giusto pregare per un bisogno futuro? Per esempio, se si avesse un esame da affrontare di venerdì ed oggi fosse lunedì si dovrebbe pregare “Gesù, aiutami a superare l’esame il prossimo venerdì”? Venerdì sarebbe il giorno giusto per formulare quella preghiera. Dovremmo pregare per i bisogni del momento presente. 
“Dacci il nostro pane quotidiano” significa che dovremmo pregare per i nostri bisogni di oggi. Nel contesto della parabola l’uomo aveva bisogno di pane, ma per chi? Non era per se stesso ma per qualcun altro. Quindi generalmente ciò che chiediamo dovrebbe aiutarci a servire gli altri. “Padre dammi ciò di cui ho bisogno per poter amare e servire gli altri meglio, per poter fare ricevere loro, pane quotidiano. Versa il Tuo amore su di me così che io possa versare amore sugli altri”. Gesù qui ci dà un esempio bellissimo che ci aiuta ad evitare degli estremi in preghiera. Un estremo sarebbe pensare che dobbiamo fare tutto da soli e cercare di fare le cose senza l’aiuto di Dio, scegliendo di vivere come un ateo funzionale anche se ci chiamiamo cristiani. L’altro estremo sarebbe quello di pregare per “pane” solo per noi stessi: “Dio, dammi pane, dammi pane, dammi pane…”. Un altro estremo sarebbe quello di chiedere a Dio di portare pace, di dare da mangiare agli affamati o di portare amore e riconciliazione a questo mondo senza il nostro coinvolgimento. In altre parole: “Dio, fai tutto te”. Tornando alla parabola sarebbe come se l’uomo chiedesse al suo vicino non solo del pane ma anche di alzarsi e di dare da mangiare al suo amico. In altre parole, che facesse tutto lui. Gesù ci ha insegnato a chiedere a Dio di collaborare con noi così che possiamo dare da mangiare al nostro amico; un’immagine bellissima di collaborazione tra noi e Lui. Pregare per il pane quotidiano significa pregare che ci aiuti a diventare degli ambasciatori del Regno e condividere con chi ha bisogno.
” Perciò vi dico: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa” (Luca 11:9, 10). Questi passi si riferiscono al “pane” di cui abbiamo bisogno per aiutarci a servire gli altri. Dio ce lo darà. ” E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono» (Luca 11:11-13). Lo schema di insegnamento “Anche se…pensate quanto più”, si trova anche in questi versi. Il nostro amore, che è così fallace paragonato al meraviglioso amore di Dio che è così grande, sembra malvagio dalla differenza che c’è tra i due.
Nella seconda parte dell’ultimo versetto viene sintetizzato il messaggio che Gesù desiderava comunicare: il nostro pane quotidiano significa chiedere più del Suo Spirito Santo, più della presenza di Dio. Gesù chiamava se stesso il pane che viene dal Cielo (Giovanni 6:32-35). Dovremmo pregare di ricevere più di Gesù e più del Suo Spirito al Padre. La Trinità viene coinvolta in questo processo. “Padre, ho bisogno di più di Te nella mia vita, ho bisogno di essere ripieno del Tuo Spirito così che possa servire le persone attorno a me”. 
Se prendessimo del tempo tutti giorni per formulare questo tipo di preghiera e per focalizzare il nostro cuore su ciò che importa, sarebbe davvero stupendo!
Di solito quando parlo con le persone che sono ai primi passi nell’ambito della preghiera uno dei commenti più frequenti è: “Non so cosa dovrei chiedere a Dio per me”. Questa affermazione dimostra che ciò che è più presente nelle loro menti quando pensano alla preghiera è che si deve chiedere a Dio per ciò che vogliono senza comprendere che la preghiera fa parte di una conversazione molto più ampia. Non si tratta di una mera presentazione delle nostre richieste personali. Perciò succede spesso che quando mi rivolgo a Dio senza seguire lo schema indicato da Gesù, che la mia testa si riempia dei miei pensieri, del mio egocentrismo ed altro e così finisco per essere guidato da essi. Invece quando apro le porte a Gesù lasciando che le Sue parole, la Sua struttura ed il Suo modello siano la guida della mia vita di preghiera ciò mi apre e riesco a conversare con Dio in modo completo. A seguito darò un esempio di come pregare utilizzando il Padre Nostro come modello di preghiera. 
“Padre…”  Padre, Creatore dell’universo ti ringrazio per il privilegio di poterTi chiamare “Padre” e di poter relazionarmi con Te. Tu sei quella forza onnipotente che creò le galassie, Tu mi hai creato e sono Tuo figlio. Prego che in questo giorno nel quale dovrò affrontare diverse cose e opportunità che possa tenere presente che Tu sei mio Padre, che Tu ti interessi e cammini insieme a me. Prego che Tu possa riempirmi di amore Celeste, aiutami a non cercare di riempirmi di altro a causa della mia insicurezza o perché ho bisogno di conferme. Prego che l’amore che Tu verserai su di me possa poi essere riversato sugli altri attorno a me. Apri i miei occhi così che possa contemplare Te,  mio Padre in questo giorno. Amen”.
“Padre nostro…” La parola “nostro” mi ricorda che anche se mi trovassi a pregare da solo farei parte di qualcosa di più grande. Così inizio la mia preghiera intercedendo per la mia famiglia spirituale: “Padre Nostro, ti ringrazio che faccio parte di ciò che significa il termine “nostro”, che faccio parte del “noi” e che appartengo a questa bellissima famiglia. Sono consapevole di far parte di un movimento globale ed espansivo. Ora ti ringrazio per questa espressione locale, per i miei amici della Meeting house italia e per le persone che conosco bene e anche per quelle che conosco di meno che fanno parte di ciò che considero la mia famiglia spirituale. Prego che Tu possa benedire la nostra famiglia di fede. Attrezzaci e preparaci così che possiamo diventare la miglior versione di noi stessi. Ti ringrazio per le diverse persone nella mia vita e per la loro amicizia, riempili della Tua saggezza così che io possa sentire la Tua voce tramite loro. Prego lo stesso per me così che io possa servire loro meglio. Ti ringrazio per avermi invitato ad essere parte di questa famiglia”.
“…santificato sia il Tuo nome…” “Padre Celeste, dichiaro la Tua santità, Tu sei  mio Padre. Il Tuo nome è esaltato, Tu sei santo e giusto. Dichiaro queste verità, Tu sei il Creatore di tutte le cose e un artista straordinario. Tu hai fatto nascere tutto e sono stupefatto di Te, sei meraviglioso. Ti lodo, dichiaro la Tua santità, dichiaro l’importanza che hai nella mia vita e dico Alleluia!”. Questa preghiera ha l’intenzione di lodare Dio, di esaltarlo e di dichiarare grandi cose riguardo la Sua Persona. 
“…Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in Terra come in Cielo…”. “Padre Celeste, prego che il Tuo Regno governi la mia vita, sei il mio Re. Mi sottometto a Gesù, Lui è il mio Signore. Desidero seguirti e sono consapevole del fatto che Tu mi abbia chiamato ad essere parte della rivelazione del Tuo Regno e a diventare ambasciatore celeste. Padre, apri i miei occhi così che possa notare delle opportunità per poter proclamare e vivere il Tuo Regno sulla terra. Aiutami ad agire come desideri con le persone che Tu mi metti davanti anche con un semplice sorriso, un gesto, una gentilezza…mostrami come poter essere d’aiuto. Dammi il coraggio e le parole giuste per poter proclamare la Tua verità ed il Tuo Vangelo. Non vedo l’ora e sono pronto per essere utilizzato da Te, desidero collaborare con Te nella rivelazione del Tuo Regno. Amen”.
In questa parte della preghiera si potrebbero includere dei nomi specifici delle persone per cui stiamo intercedendo, chiedendo a Dio di aiutarci ad essere degli ambasciatori per il Suo Regno e per il Suo Vangelo.
“…Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. “Padre prego che Tu possa riempire i miei bisogni così che io possa riempire i bisogni altrui. Prego che la mia vita possa essere piena di Te così che possa essere riversata sugli altri. Padre chiedo più del Tuo Spirito. Tu ci hai promesso di darcelo se lo chiediamo, se lo cerchiamo e se bussiamo. Desidero essere ripieno del Tuo Spirito, prego che nelle prossime ore di questo giorno possa acquisire una consapevolezza sempre maggiore della Tua presenza e dei Tuoi pensieri. Prego che i Tuoi pensieri diventino i miei e possa sentire ciò che Tu senti per le persone attorno a me. Prego che possa onorare, rispettare, prendermi cura ed amare gli altri come Tu hai fatto. Prego che possa sentire ciò che Tu senti per coloro che mi circondano. Padre, prego che Tu possa aiutarmi a collaborare con Te così che possa servire gli altri, meglio. Gesù, Tu che sei il pane che viene dal Cielo, prego per più di Te e che possa diventare sempre più cristocentrico e innamorato della Tua Persona. Amen”: 

Il tempo vola quando si prega in questo modo. E’ incredibile quanto facile diventa pregare quando lasciamo che Gesù ci aiuti a strutturare i nostri momenti di preghiera. Di solito quando arrivo alla parte che dice “perdona i nostri debiti come noi perdoniamo i nostri debitori…” passo venti minuti focalizzandomi solo su quella frase. Nella prima parte della frase che dice “perdona i nostri debiti o peccati” mi fermo e chiedo al Signore di mostrarmi le parti della mia vita nelle 24 ore precedenti che ho trascurato, se ho ferito qualche amico, membro della mia famiglia personale o qualche estraneo. In quel momento prego che Dio riporti alla mia memoria delle situazioni che forse non ho neanche notato e che potrei migliorare. Non c’è vergogna nel farlo, so che Dio mi ama e perciò non ho bisogno di nascondere nulla. Cerco di chiedere a Dio di evidenziare ciò che non va in me, tutti i miei fallimenti per poter migliorare, imparare dai miei errori per poter amare meglio. Quando mi fermo e do ascolto a ciò che Lui ha da dirmi mi cominciano a venire in mente le interazioni che ho avuto con gli altri, degli aspetti della mia vita relazionale che potrebbero migliorare. Di solito mi vengono in mente delle volte in cui ho detto che avrei fatto qualcosa, che poi non ho fatto. Come quando dico che avrei pregato per qualcuno ma poi non lo faccio. Poi chiedo perdono per quei peccati, sono dispiaciuto. Questa è un’ opportunità per purificarci quotidianamente ed un’ opportunità che possiamo avere per vedere chiaro e non essere distratti.

La seconda parte della frase dice “…come noi perdoniamo ai nostri debitori…”. Dopo quelle parole prego che Dio mi aiuti a perdonare come Lui ha perdonato me. Prendo una pausa per pensare se nelle ultime 24 ore non ho fatto attenzione, o fatto finta di non aver subito un torto. Se sbaglio e non dico nulla rischio di accumulare tutti quei sentimenti negativi ed esplodere. Abbiamo bisogno di perdonare chi ci ha fatto dei torti e lasciare andare. A volte Dio mi ricorda che dopo la preghiera sarebbe indicato andare a trovare delle persone e parlare con loro, di chiedere perdono a qualcuno o evidenziare qualcosa ad un fratello o sorella. Forse potrebbe essere una cosa minima ma ciò che è importante è non lasciare che i sentimenti negativi si accumulino dentro di noi, Cerchiamo di vedere gli altri dalla prospettiva di Cristo. 
“Non esporci in tentazione ma liberaci del male”. In questo punto cerco di concentrarmi su quelle aree della mia vita che sono consapevole di avere difficoltà e chiedo a Dio di darmi della creatività per non avvicinarmi alla tentazione ma di allontanarmi. Chiedo a Dio di mostrarmi come muovermi nel caso dovessi affrontare una tentazione forte, una strategia da seguire. Potrei dover vedere qualcuno che mi tenta a sentirmi arrabbiato, superiore o giudicante quindi prego che il Padre mi possa aiutare mentre mi preparo ad agire. Potrebbe essere qualcosa di specifico o generico ma prego che Dio mi possa dare la forza di allontanarmi da situazioni di tentazione invece di fare il contrario così che possa seguire la via di Gesù. 
Dopo ogni frase del Padre Nostro potremmo prendere del tempo per pregare e poi per vedere ciò che Dio potrebbe farci venire in mente.
Riusciamo ad immaginare chi potremmo diventare dopo aver passato delle settimane, dei mesi e poi degli anni a mettere in pratica questo tipo di disciplina spirituale? Sicuramente si acquisirebbe una nuova prospettiva del mondo che ci circonda, su chi siamo in questo mondo e su ciò che Dio è. 
La preghiera cambia le cose ma fondamentalmente la preghiera cambia noi e ci aiuta ad allinearci con Dio in modi straordinari. Una buona idea sarebbe cercare di prendere l’impegno di applicare questo tipo di preghiera per dieci minuti ogni giorno per una settimana. 
Impegnarci in modi specifici ci aiuta a fare il passo successivo. Cerchiamo di dedicare un momento della nostra giornata alla preghiera specificando quando, la durata e scegliendo il luogo dove pregare. Fissiamo degli obbiettivi specifici. Sicuramente li adempiremo in un modo imperfetto, ma non ci scoraggiamo nel fare del bene.