LA CACCIA ALLE STREGHE
Daremo inizio ai nostri approfondimenti sulla caccia alle streghe partendo dal libro più pericoloso del mondo. Nell’Antico Testamento troviamo scritto in Esodo 22:18: “Non lascerai vivere la strega”. In altre parole, le persone che praticano la magia dovevano essere condannate a morte. Ed oggi, alla luce degli insegnamenti di Cristo, quale dovrebbe essere la nostra opinione al riguardo?
Da quello che vediamo nel percorso della storia la tendenza della chiesa istituzionalizzata è stata quella di appoggiarsi molto sulle loro tradizioni e di filosofare e teologizzare allontanandosi dalle scritture del Nuovo Testamento. In questo studio approfondiremo il periodo storico nel quale gruppi di persone veramente appassionate alle scritture agirono in modo sbagliato peggiorando la testimonianza cristiana sempre di più. Alcuni di questi gruppi facevano parte della chiesa cattolica ma la maggioranza era di fede protestante; gruppi di persone che desideravano ardentemente tornare alle Scritture. E’ tra questi che le pratiche più perverse ed estreme di caccia alle streghe proliferarono. Chiediamoci una cosa: come può un libro come la Bibbia generare così tanto odio? Gli individui che nutrivano una grande passione per la Bibbia finirono per uccidere tantissime persone innocenti.
E’ importante leggere la Bibbia come Gesù ci mostra e non in modo religioso, altrimenti può diventare pericoloso. In Matteo 12 si trovano tanti esempi dove Gesù sfidò i leader religiosi e li corresse sul modo in cui applicavano le scritture. I religiosi leggevano i precetti e poi li mettevano in pratica. I precetti erano le regole, la legge. Quel modo d’interpretare le scritture portava le persone a credere che tutto ciò che si trovasse nella Bibbia andasse per forza messo in pratica in modo letterale. Gesù non ci ha insegnato a interpretare la Bibbia in quel modo, Lui ci incoraggiò a leggere il precetto o la regola ma poi ad investigare il contesto per scoprire il principio d’applicare contenuto in esso; a trovare il principio che possiamo poi trasferire ed applicare alla nostra vita. E’ come una nocciolina; la legge è la buccia e il principio è la nocciolina contenuta nel suo interno. Bisogna però schiacciare la buccia per scoprire il principio trovato nel suo interno. Gesù nella sua vita spesso ruppe delle regole e anche delle leggi della Torà per ricordare alle persone che Dio non ci chiede d’applicare la legge in modo legalista. Il dunque è capire il cuore della legge e il principio d’amore che ne contiene e in quale modo possiamo trasmettere questo principio d’amore agli altri ed applicarlo alla nostra vita personale.
Capire bene il contesto di un precetto non significa limitarsi a leggere il versetto prima e il versetto dopo. Significa capire bene il contesto completo di ciò che Dio sta facendo in quel preciso momento e ciò che ha fatto lungo il percorso della storia. Bisogna anche conoscere la Bibbia focalizzandoci sull’evento della venuta di Cristo sulla terra. Per un cristiano significa anche meditare in quale modo sotto la luce di Cristo quel passo potrebbe essere interpretato. Perciò la nostra focalizzazione dovrebbe restare fissa su Gesù. Quando leggiamo un passo biblico dovremo chiederci in quale modo Gesù stia cercando d’adattare, sfidare e formare i nostri pensieri. Dovremo cercare di filtrare il tutto attraverso Cristo. Come possiamo osservare dalla storia, cercare di intendere o d’interpretare le scritture senza il filtro rappresentato da Gesù, senza Lui al centro è molto rischioso e trasforma la Bibbia nel libro più pericoloso del mondo. Ricordiamo l’avvertenza che Gesù diede ai leader religiosi in Giovanni 5:39, 40: “Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.” Le scritture testimoniano Cristo e dobbiamo avvicinarci a Lui per avere la vita. Questa è la via che tutti i cristiani devono percorrere: passare attraverso le scritture per trovare Gesù.
Ora approfondiremo un periodo storico quando i cristiani non hanno messo questo principio in pratica. Essi si erano ossessionati con certi passi biblici e ciò li condusse a compiere degli atti atroci: la caccia alle streghe.
“Mania” e “ossessione” sono dei termini che si possono associare alla grande fissazione esagerata che i cristiani avevano nei confronti della stregoneria in quei giorni. Si parla di un periodo di ben duecento anni. Originalmente la chiesa cattolica aveva accantonato l’idea della magia pagana come fittizia; come un qualcosa che non valeva la pena da prendere in considerazione . Dio era l’unico in grado d’operare miracoli e di fare una differenza nella vita delle persone. Questa è stata la posizione della chiesa per centinaia d’anni. Ad un certo punto però, la dottrina e la teologia cristiana di quei giorni iniziò a concentrarsi sulle tenebre. I cristiani cominciarono ad ossessionarsi con il lato oscuro invece di rimanere focalizzati sulla luce che è Cristo. Diversi studiosi iniziarono ad analizzare in dettaglio le torture dell’inferno invece di concentrarsi sulle benedizioni che Dio dona a chiunque abbia una relazione intima con Lui. La gente cominciò a fissarsi su Satana, l’inferno, le torture e tutto ciò che comprende il lato scuro di un percorso spirituale. Quella mentalità s’infiltrò successivamente nel modo in cui venivano interpretati le origini delle calamità o delle disgrazie o anche dei guai della vita. Per esempio, se qualcosa andava storto per qualche motivo, invece di accettare che tutto era nelle mani di Dio si iniziò ad incolpare un nemico spirituale invisibile. Ci sta che ci sia della verità in quel tipo di pensiero, ma in quei giorni si credeva che il diavolo operasse tramite una persona quindi era necessario individuarla e processarla per aver provocato la disgrazia. La caccia alle streghe si allargò all’interno dei cerchi cristiani con una rapidità incredibile. Mettiamo in chiaro subito che aver ucciso delle “streghe” è stato un grosso sbaglio. La triste verità di questo periodo storico è che la maggior parte del tempo le persone che furono messe a morte non erano neanche delle streghe ma altri cristiani. La caccia alle streghe non aveva nulla a che fare con la scoperta delle attività sataniche in mezzo ai fedeli. Coloro che mettevano in atto questi orrendi atti erano degli individui paranoici che agivano spinti dalla paura invece che dalla fede sterminando i loro propri fratelli nel nome di Cristo. La chiesa diede inizio a massacri dappertutto spinti dalla paranoia del potere di Satana.
Le streghe divennero dei capri espiatori come i conversi in Spagna. Nelle nazioni protestanti la caccia alle streghe si sparse a macchia d’olio. Non importava ciò che accadesse, tutto era colpa delle streghe; raccolte andate male, malattie nella famiglia, la morte di qualcuno, malasorte d’ogni tipo; tutto era sempre colpa loro. Nel 1586 un arcivescovo mise al rogo 118 donne e 2 uomini accusati di aver fatto degli incantesimi per prolungare l’inverno. Il corpo direttivo della chiesa fu a capo di queste operazioni. Nel 1640 un pastore anziano fu condannato a morte per impiccagione per aver fatto affondare una nave in alto mare tramite la magia. Lui non era a bordo, era nella sua chiesa ma si vede che c’erano dei fedeli a cui lui non era simpatico e lo accusarono di averlo fatto. Non c’è nulla nei registri storici dove le autorità confermassero che una nave veramente fosse affondata o no; più tardi scoprirono che le accuse erano false e che non c’era nessuna nave che fosse affondata. Se uno veniva accusato di stregoneria era quasi sempre colpevole e veniva giudicato, torturato e giustiziato con rito immediato. Era assolutamente necessario scoprire le opere del diavolo tra i fedeli. Una donna scozzese fu accusata di essere una strega e giudicata e giustiziata perché mentre accarezzava un gatto un lotto di birra nelle vicinanze si inacidì. Chi fu responsabile di queste azioni? La chiesa cristiana.
Uno dei metodi che utilizzavano per capire se una persona fosse una strega o no veniva chiamato “l’immersione dello sgabello”. Questo metodo consisteva in una punizione nella quale la donna veniva legata ad un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso nell’acqua che rappresentava l’acqua battesimale di Dio; se galleggiava era sicuramente una strega in quanto l’acqua ‘rifiutava’ una creatura demoniaca, se andava a fondo era innocente ma difficilmente sarebbe stata salvata in tempo.
La maggior parte del tempo le accuse erano di natura ossessivamente sessuali. Si accusava le persone di aver fatto sesso con Satana, con i demoni, di aver sedotto degli uomini, di aver preso parte in cerimonie sataniche di orge di massa e di aver fatto sesso con animali posseduti da spiriti malvagi. Li si accusava anche di allattare creature demoniache con il “terzo capezzolo”, cioè, un terzo capezzolo nel corpo utilizzato per allattare un animale posseduto dove questo si nutriva di “latte spirituale”. Spesso chi avesse avuto un caso di politela o avesse una verruca, un bruffolo o una voglia in qualsiasi parte del corpo rischiava di essere accusato di stregoneria.
Esistono registri di bambine dell’età di 8 anni che furono accusate d’intrattenere rapporti sessuali con Satana e anche loro furono arse vive. Penso alle mie figlie e a me e alla vita che avremo dovuto vivere in quell”ambiente. Mi immagino la difficoltà che avrei avuto a spiegare loro che i cristiani sono delle brave persone cercando di dare una spiegazione a tutta quella violenza. Penso al grandissimo sforzo che avrei dovuto fare per autoconvincermi che i cristiani fossero dalla parte giusta. Insomma ritengo che se fossi vissuto in quel periodo forse non avrei scelto d’essere un credente.
Penso che sia giusto assumerci le nostre responsabilità riconoscendo il fatto che qualsiasi pensiero o punto di vista che ci allontana da Cristo ha il potenziale di diventare la peggior cosa del mondo. Ricordiamo che questi atti violenti non facevano parte di nessun attacco organizzato contro il paganesimo o delle streghe. Si stava verificando lo sfogo della neurosi sessuale soppressa della chiesa istituzionalizzata sulle donne cristiane.
La chiesa era una istituzione che bisognava difendere a tutti costi, perciò gli sforzi si concentravano in trovare e disfarsi dei nemici della chiesa. Gesù incoraggia le persone ad amare i loro nemici e ad offrire la propria vita per loro. Ma una volta che la chiesa divenne un’istituzione bisognava combattere chiunque la contrastasse. Qualsiasi istituzione di potere ha bisogno di combattere i loro nemici perché non possono autodistruggersi offrendo la loro vita per gli altri. L’istituzione potrebbe essere rappresentata da un quadrato e il corpo di Cristo, la nostra famiglia di fede da un cerchio. Durante i secoli bui il corpo di Cristo fu contenuto all’interno delle mura istituzionali, all’interno del quadrato. L’istituzione doveva essere mantenuta per poter sostenere il corpo di Cristo e questo tipo di pensiero creò una relazione molto diversa con i nemici, lontanissima dagli insegnamenti di Cristo.
Gli insegnamenti del Nuovo Testamento ci indicano che la chiesa è composta da un corpo organico di credenti e all’interno di questo corpo è possibile trovare diverse organizzazioni o istituzioni che sono al servizio del corpo, ma non il contrario. La nostra chiesa o organizzazione non è la colonna portante del mondo cristiano. A volte ci sono delle persone che mi chiedono quali passi stiamo facendo per assicurare il futuro della Meetinghouse per le prossime generazioni. La mia risposta è: “Chi ha detto che questa chiesa deva andare avanti in eterno?” Dio ha il potere di far chiudere la nostra opera e la nostra chiesa se è il Suo volere. Dall’altra parte, non bisogna diventare pigri sapendo che a chi molto è stato dato, molto sarà richiesto. Noi come chiesa ci impegniamo a fare del nostro meglio con il tempo che abbiamo a disposizione. Se Dio ha predisposto per noi una durata di qualche anno o decina d’anni cercheremo di massimizzare i nostri sforzi per avere un impatto maggiore. Ogni generazione deve chiedersi: “siamo disposti a prendere il testimone in mano?” “Siamo disposti a studiare le scritture?” Ci sta che tra qualche anno Dio ritenga che la Meetinghouse abbia fatto il suo tempo e che abbia perso la visione, perciò potrebbe anche arrivare il momento per noi di chiudere. E’ un’ opzione da non escludere. Dio non ha bisogno della Meetinghouse, siamo noi che abbiamo bisogno di Lui. Rappresentiamo soltanto una delle tantissime espressioni di fede, una delle organizzazioni al servizio del Regno di Dio e faremo del nostro meglio con ciò che ci è stato dato. L’idea della chiesa istituzionalizzata è qualcosa che respingiamo perché quel modo di vedere porta le persone a fare qualsiasi cosa per mantenere l’istituzione in vita e si rischia di cambiare atteggiamento verso i nemici.
La Bibbia in quei giorni veniva letta in modo selettivo spesso dimenticando di chiedersi come la venuta di Cristo avesse reinterpretato il testo. Alcuni cronisti storici e scrittori notarono qualcosa di simile anche al tempo dell’Inquisizione: alcuni degli individui più appassionati e dedicati alla chiesa diventarono degli inquisitori più crudeli nel confronto degli eretici infliggendo torture e morti orribili agli imputati. Nelle cronache storiche del tempo della caccia alle streghe si legge che i cacciatori delle streghe che dimostrarono meno pietà verso gli accusati erano quasi sempre degli individui con una grandissima passione per le scritture. Le persone che invece dimostravano pietà verso i condannati durante le sessioni di tortura o durante le esecuzioni venivano considerati come liberali che non erano così dedicati alla scrittura come gli altri. Come mai le persone più zelanti della scrittura divennero dei personaggi così brutali nei loro atteggiamenti verso i più deboli? La Bibbia dice in Esodo 22:18: “Non lascerai vivere la strega.” Questa era una delle scritture che veniva citata durante i processi. Di nuovo, si leggeva questo passo senza metterlo a confronto con gli insegnamenti di Cristo e senza chiedersi in quali modi il Regno vecchio testamentale e nuovo testamentale siano simili o diversi. Si limitavano a leggere un passo biblico e ad applicarlo alla lettera. Ricordate Ebrei 12:2 “tenendo fisso lo sguardo su Gesù, (relatore: non sulla religione cristiana, l’istituzione della chiesa o la Bibbia stessa) autore e perfezionatore della fede.”
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