Numero due: La via verso la schiavitù è l’avere troppe possessioni. Matteo 6:19 “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano”. In altre parole, non dovremo comprare molte cose. Alcuni dicono che significhi non mettere la nostra fede sulle cose materiali e che uno dovrebbe sentirsi libero di fare acquisti senza freno perché basta non mettere “fede” in esse, ma non è la giusta interpretazione. Matteo 6:20, 21: “Accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.” Se uno vi regala una tv gratis sarebbe una cosa bella, il problema si pone dopo quando pensiamo: “a cosa mi serve una tv senza la parabolica?” Quindi, l’acquistiamo, poi accade che dobbiamo pagare un abbonamento tutti i mesi e decidiamo di guardare più tv perché ormai abbiamo pagato. Perciò, ci troviamo a guardare sempre più tv perché altrimenti sarebbero soldi buttati via. In seguito decidiamo di comprare l’ultimo modello di apparecchi per guardare i film, e poi siamo costretti ad acquistare tutti i film che dovremo guardare. Quindi, la tv gratis che ci hanno regalato diventa un costo sia dal punto di vista del tempo sprecato sia dal punto di vista economico. Poi, se si rompe dobbiamo anche aggiustarla. Attenti all’essere dipendenti dal dovere acquistare o possedere.
Se a me piace un film non ha senso noleggiarlo, devo per forza comprarlo, giusto? C’è qualcuno qui che abbia una collezione di film? Quando invitate gli amici li offrite di guardare i vostri film perché vi sentite in dovere di giustificare i vostri acquisti? Questa è la mia tentazione personale. Devo capire che non ho bisogno di possederli perché potrei tranquillamente noleggiarli e darli in dietro. Ho degli amici con cui scambio dei film o libri e li condividiamo tra di noi, mettiamo delle cose che possediamo a disposizione degli altri. Sarebbe una buona idea fare qualcosa del genere nelle vostre comunità; avere cose in comune e condividerle! La vita è corta!
Forse ci sono altri aspetti della vostra vita che vi attirano verso il voler possedere cose materiali. E’ interessante. In Luca 19, Zaccheo, un esattore di tasse dice: «Io darò via metà di quello che possiedo ed inizierò a trattare le persone in modo onesto». Lo dice a Gesù e Lui risponde: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa». C’è qualcosa che riguarda il nostro amore per le cose materiali che mette in evidenza la scelta che abbiamo davanti, quella di stare sul molo o sulla barca. Dovremo iniziare a scegliere se stare con Gesù o no. Specialmente in una cultura come la nostra, l’amore per le cose materiali rappresenta un grande ostacolo.
In Luca 3 quando le persone chiedono cosa fare a Giovanni Battista lui replica dando delle risposte che hanno a che fare con l’aspetto economico. Le persone non avevano chiesto nulla a riguardo, la loro domanda era di natura spirituale: «Cosa dobbiamo fare per seguire Dio, pentirci da i nostri peccati e servire Yahwe?» Sapete che il 15% degli insegnamenti di Gesù hanno a che fare con i soldi e le possessioni?
Matteo 6:24 “Nessuno può servire a due padroni” qui ci sta mettendo dinanzi ad una scelta una volta in più, non si può servire Dio e la ricchezza, i soldi. Gesù ci dice che essere attaccati alle cose, porta preoccupazione, (Matteo 6:25). Ci incoraggia a vivere in semplicità e a non possedere troppe cose. E’ un modo per allontanarci dall’ansietà secondo Gesù. Poi dice in Matteo 6:33 “Cercate prima il regno di Dio e la Sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.” Le cose aggiunte sono le cose materiali di cui abbiamo bisogno tipo i vestiti, soldi, etc. Il Signore provvederà se cerchiamo prima Lui. Gesù ha detto “cercate”, è al plurale, lo dice a tutti noi, desidera che lo applichiamo insieme in modo comunitario. Prima dobbiamo scegliere individualmente come rispondere a questa sfida. Una volta fatta la nostra scelta di seguire, il secondo passo è applicare questi principi a livello comunitario. Dovremo cercare insieme prima il regno di Dio e poi tutte quelle cose ci saranno aggiunte. Questo versetto va applicato in modo comunitario altrimenti si rischia di non dire il vero. In altre parole, se io dico ad un individuo: «se tu cerchi Dio, tutte queste cose, il tuo cibo e i vestiti saranno provveduti», non c’è nessuna garanzia che questo accada, perché come possiamo testimoniare, ci sono tante persone che pregano tutto il giorno e muoiono di fame. Quello che voglio comunicare alla comunità e che dovremo servire Dio insieme e che poi Dio ci assisterà nel prenderci cura l’uno dell’altro. Noi siamo la risposta a quell’insegnamento l’uno per l’altro. Servite Dio insieme, cercate il Suo Regno al di sopra di qualsiasi altra cosa e poi insieme come comunità non ci mancherà nessuna di queste cose materiali. Le persone che servono il Suo regno dovrebbero essere radicalmente generosi con i loro fratelli e sorelle. Che insegnamento affascinante!
La prima Chiesa in Atti 4:32 metteva questo principio in pratica: “quelli che possedevano qualcosa non lo consideravano come proprio…”. A volte abbiamo difficoltà a capire il significato di dette parole interpretando che bisogna vendere tutto e andare a vivere in comunità. Non c’è nessuna evidenza di cristiani che abitassero tutti sotto lo stesso tetto in una comunità unica. Alcuni vendettero le loro proprietà e investirono i loro soldi in diverse cose. Quello che capiamo è che molte persone si sono tenute le loro case ed è lì che si incontrava la prima chiesa per i primi cento anni. In Atti 4:32 dice che quelli che possedevano qualcosa non lo consideravano come proprio, ritenevano che le loro possessioni fossero soltanto in gestione. Il possedere non era considerato positivo per un seguace di Cristo. Nessuno riteneva proprie le cose che possedeva, incluso le loro proprietà dove abitavano, i loro asini, etc. Tutto apparteneva a Dio. Questo è ciò che troviamo nel Nuovo Testamento, noi rappresentiamo i Suoi manager finanziari. Investiamo ciò che abbiamo per Lui. Quando trattiamo le cose come se li possedessimo stiamo andando verso la falsità e ci allontaniamo dalla verità.
Fisica elementare. Maggiore la massa, maggiore il vuoto. Maggiore la massa delle nostre possessioni, maggiore sarà la forza gravitazionale che dette cose eserciteranno facendoci ruotare in torno a loro.
Il giovane ricco descritto in Marco 10 e negli altri vangeli si avvicina a Gesù e Gesù li dà un messaggio che fa male, li chiede di vendere tutto per iniziare a seguirlo, ed il giovane dice di non essere in grado di farlo.
La via verso la schiavitù è il possedere troppe cose e la via verso la libertà è la generosità. Donare ci fa uscire dall’orbita delle nostre possessioni. Se ci abituassimo a dare via le cose e a condividerle, sarebbe un buon schema da seguire, un antidoto contro la forza gravitazionale che le nostre proprie cose materiali hanno su di noi. In Atti vengono citate le parole di Gesù quando disse: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” è diventato un cliché ma in realtà si tratta di un modo salutare di vivere. Dobbiamo dare non solo perché qualcuno ha bisogno ma anche perché noi abbiamo bisogno di donare in continuazione. Ci aiuta a liberarci dal ruotare intorno alle nostre cose. Il cristiano medio dona molto poco. Qui si parla di credenti. Noi continuiamo a non capire bene. Il concetto del Vecchio Testamento consisteva in dare la decima, il Nuovo Testamento va oltre. Non siamo legalisti riguardo la decima e non vorremmo limitarci soltanto a quella.
Numero tre. La via verso l’inferno consiste in rituali vuoti. Matteo 5:20: “Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”. Matteo 5:23: “Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te” metti il tuo rituale religioso da parte e “…va prima a riconciliarti con il tuo fratello” metti la relazione prima del rituale.
Presentarti in un luogo dove si raduna il corpo dei credenti non fa di te un cristiano. La chiesa è il luogo dove si radunano le persone che cercano di mettere in pratica il cristianesimo durante la settimana, un posto di fratellanza, dove possiamo incoraggiarci a vicenda, imparare, e poi tornare a vivere la nostra vita secondo Cristo. Il radunarsi in se non fa di noi dei veri cristiani, questo è soltanto il posto dove ci prepariamo, equipaggiamo e impariamo a vivere il cristianesimo nelle nostre case. La via verso l’inferno consiste in rituali vuoti, ma la via verso Dio è relazionarsi. Relazionarsi con Dio consiste in costruire una relazione che dia priorità agli altri e nella quale impariamo a risolvere i nostri problemi insieme.
Domande e risposte
Come cristiani dovremo essere pronti a condividere sia le nostre piscine e perfino le nostre macchine molto di più di ciò che facciamo. Il modo in cui mettiamo in pratica il principio del condividere dev’essere bilanciato insieme ad altri principi di rispetto e di preferire gli altri in amore. Significa che non cercheremo di approfittarci della situazione. Ricordate, il comandamento dice che dovremo condividere, non cercare di prendere.
Nessuno ha il “ministero” qui di andare in giro a togliere cose agli altri per aiutarli a diventare più spirituali. Posso dire che per quanto riguarda le macchine, questa è una cosa nuova per noi. Abbiamo due macchine perché dobbiamo andare in due posti diversi allo stesso tempo in diverse occasioni. Spesso una delle nostre macchine non viene usata. Nel nostro quartiere c’è una famiglia che non possiede una mezzo proprio. Loro hanno in possesso una copia del mazzo di chiavi della nostra macchina e sanno che se la macchina e lì possono usarla per fare la spesa o per fare qualunque cosa avessero bisogno. Hanno il permesso di entrare nella nostra casa e usarla se la macchina e lì ferma. Questo è un accordo che abbiamo fatto tra di noi. La macchina non ci appartiene, appartiene a Dio. Questo è un piccolo esempio, e magari facciamo bella figura ma ci sono migliaia di modi in cui io non sto mettendo in pratica questo principio. Ho bisogno di sfidare me stesso anch’io. Tutti lo dovremo fare.
Gesù ci chiede di focalizzarci su una cosa, lo possiamo leggere in Matteo 7:12 dove dice che dovremo trattare gli altri nel modo in cui noi desideriamo essere trattati. Facciamolo. Se non riuscite a ricordare tutte le regole, tenete in mente quella. Questa settimana abbiamo detto alle nostre figlie che vogliamo creare un elenco di regole di famiglia. Questa settimana si sono date da fare a creare la lista, con 10 o 20 regole da seguire. L’idea è che questa sera avremo un incontro di famiglia e leggeremo Matteo 7:12, incorniceremo solo quel passo e lo metteremo in bella vista. “Fate agli altri tutto quel che volete che essi facciano a voi”. Gesù ha detto che tutta la legge è riassunta in questo passo. Questo è qualcosa che riesco a ricordare e mi piace. Cerchiamo d’insegnare a camminare focalizzandoci sugli altri. Se non capite nient’altro, capite questo. Gesù disse che ci avrebbe dato lo Spirito Santo per aiutarci a vivere come Lui. Vivere in Cristo non consiste nel trovare tutte le risposte, o nel fare la cosa giusta ai nostri nemici, o nel nostro comportamento in casa o se riusciamo a condividere le nostre possessioni. Questi sono gli insegnamenti radicali di qualcuno che ci chiama a dipendere totalmente da Lui, non dalla Torà, i rituali, religioni o niente del genere, anche se per alcuni mettere in pratica questi principi li aiuta ad avvicinarsi a Gesù. Prendiamo del tempo per riflettere in quale modo possiamo applicare i Suoi insegnamenti a noi stessi!
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