Scandalo numero quattro.
Il movimento di Giovanni Battista era un movimento antitempio che non richiedeva nessun tipo di sacrificio e ciò metteva in discussione tutto il sistema religioso. Lo scandalo in questo caso è che anche Gesù si battezzò. Sappiamo che il battesimo praticato da Giovanni Battista era un battesimo di conversione per il perdono dei peccati e Gesù non esitò a battezzarsi. Gli scrittori del Nuovo Testamento misero le cose in chiaro; Gesù era senza peccato ed è questo il motivo per cui poté offrirsi per i nostri peccati. Questo è ancora un altro esempio di come gli autori del Nuovo Testamento fossero dedicati a raccontare tutta la verità. Ricordate che i vangeli sono stati scritti dopo l’epistole, quindi, la dottrina che Gesù fosse senza peccato esisteva già. Gli autori non spiegano come mai Gesù si fosse battezzato quando non aveva bisogno di farlo. Ci danno degli indizi ma non lo raccontano in modo dettagliato, lasciano un po’ di mistero. Dal punto di vista biografico, se coloro che hanno scritto i vangeli avessero ritenuto che il messaggio principale da comunicare fosse che Gesù fosse senza peccato, non avrebbero scritto all’inizio del ministero di Gesù che lui ricevette un battesimo per il perdono dei peccati a meno che questo fosse successo davvero. Questo ci dimostra quanto volessero raccontare la verità. Matteo, Marco, Luca e Giovanni erano consapevoli del fatto di poter essere fraintesi ma presero questo rischio perché togliere ciò che avrebbe suscitato scalpore non sarebbe stato fedele al modo in cui Gesù visse. Quando Gesù si presentò a Giovanni Battista, lui non era preparato a battezzarlo, infatti cominciò ad annunciare che il Messia fosse arrivato, e lo chiamò “lAgnello di Dio che toglie i peccati del mondo”, e si aspettava che Gesù rispondesse dicendo: “Benfatto, mio discepolo ed assistente, è buono che tu ti trovi qui, da questo momento in poi sarò io a battezzare e tu sarai al mio fianco sottomesso alla mia autorità”. Invece, Gesù fece l’opposto e chiese il battesimo. In Matteo 3:13 e 14 vediamo che Giovanni Battista cercò d’opporsi a questa richiesta e non li sembrò una buona idea, una cosa molto scandalosa dal suo punto di vista. L’unico indizio che abbiamo sul perché Gesù si fece battezzare lo troviamo in Matteo 3:15 dove Gesù disse a Giovanni che doveva battezzarsi per adempire ogni giustizia. Gli spiegò che il battesimo nel Suo caso faceva parte di un piano il quale bisognava adempire, non disse che fosse qualcosa di cui Lui avesse bisogno per il perdono dei Suoi peccati. Con detto atto ha voluto identificarsi con questo nuovo movimento antitempio e con il concetto di poter ricevere il perdono al di fuori del sistema religioso dei sacrifici.
Avendo detto questo, c’è un potenziale frainteso, qualcosa che apparentemente disorienta in tutto ciò. Qui troviamo una volta in più che Gesù non era per nulla interessato alle apparenze e magari se lo fosse stato non sarebbe finito in croce. In quel tempo i peccatori erano quelli che finivano in croce. Il Suo piano era quello di finire il Suo ministero identificandosi con i peccatori e dando l’apparenza d’essere uno di loro nella sua vita e anche nella sua morte, quindi, ha senso che avesse iniziato il suo ministero battezzandosi come un peccatore. Lui ha voluto identificarsi pienamente con le persone che desiderava salvare. Isaia 53:12 dice che “…ha dato se stesso alla morte ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli.” Isaia profetizzò che una delle qualità del Messia promesso sarebbe stata la focalizzazione che avrebbe avuto verso l’interiorità dell’essere umano invece che l’esteriorità; non si sarebbe fissato con le apparenze. Isaia 11:1-5. “Un ramo uscirà dal tronco d’Isaia, e un rampollo spunterà dalle sue radici….” poi va avanti dicendo che “…non giudicherà dall’apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire…” continua dicendo che la santità consiste in qualcosa che si trova nel nostro interiore e non fuori. Gli ebrei credevano che il Messia sarebbe disceso dalla linea di Davide, “Figlio di Davide”. Interessante. Come ha fatto Davide a salire sul trono? Qualcuno ha avuto il coraggio di non guardare le apparenze. (1 Samuele 16) Il Signore scelse Davide per le sue qualità interiori e non per la sua apparenza. Basandosi su queste fondamenta anche il Messia seguì lo stesso concetto.
Scandalo cinque
Per Giovanni tutto sembrò molto confuso e scandaloso ma fece ciò che Gesù desiderava e lo battezzò forse senza neanche rendersi conto di ciò che stesse accadendo. Il quinto scandalo è che più tardi Giovanni Battista ebbe dei dubbi. Possiamo vedere in Matteo 3:12 “Egli ha il suo ventilabro in mano, e netterà interamente l’aia sua, e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà la pula con fuoco inestinguibile.” In altre parole: “Il Messia sta arrivando e sconfiggerà i romani!”. Questo era ciò che si aspettava Giovanni che accadesse ma c’era poco nella vita di Gesù che confermasse tale predizione. Anche se Giovanni Battista era consapevole che Gesù fosse il Messia non era a conoscenza di quale tipo di Messia sarebbe stato e di quale mezzo si sarebbe servito per portare la liberazione. Giovanni rimase perplesso. In Matteo 11 Giovanni venne arrestato e messo in prigione mentre Gesù era all’inizio del suo ministero. Giovanni non credeva che finire in prigione fosse parte del piano, forse pensava che il Messia e lui si sarebbero uniti e messi all’opera per il Regno terreno di Dio. Quindi, quando il Messia che lui aveva annunciato, il Messia che avrebbe fatto ardere la pula con fuoco inestinguibile iniziò a predicare: ” ama i tuoi nemici, dà l’altra guancia; se un romano ti obbliga a fare qualcosa, servitelo e poi servitelo ancora; amate tutti!” L’annunciatore, il suo cugino, reagì così: Matteo 11:2 “Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?»” Giovanni dubitò di Gesù, non era più sicuro che fosse il Messia. Qui troviamo un altro fatto interessante: una delle persone più vicine a Gesù dubitò di Lui. Gli autori ci hanno raccontato ancora una volta la cruda verità. Giovanni formulò una domanda piuttosto semplice. Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete…” e poi continua elencando una serie di guarigioni e liberazioni che le persone stavano sperimentando. E come se volesse comunicare a Giovanni di andare oltre, di cercare nel profondo per capire se veramente fosse il Messia o no. Giovanni Battista doveva solo capire che Gesù non era il Messia che si aspettava che fosse, lo incitò a guardare nel profondo, alla realtà liberatoria che c’era in Lui. Gesù è un vero evidenzialista, presenta l’evidenza e se uno l’osserva bene viene guidato verso la verità. Lui non si dimostra insicuro e non cerca di difendere la sua posizione. Affascinante!
Alla fine del battesimo di Gesù, lo Spirito Santo si presentò sotto la forma di una colomba. Dopo ben 400 anni, lo Spirito Santo! Dio si assicurò di dare al popolo un segno visibile per dimostrare loro che Dio era tornato all’azione! Da quel momento in poi, il popolo non doveva più limitarsi ad aspettare. Isaia 42:1: “Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni.” Isaia 64:1: ” Oh squarciassi tu pure i cieli, e scendessi! Dinanzi a te sarebbero scossi i monti.” Nella versione del vangelo di Marco dice che quando lo Spirito di Dio discese lui “vide aprirsi i cieli”. Gli autori dei vangeli fanno riferimento volutamente alle profezie d’Isaia appena lette. Da quel momento in poi era palese che Dio fosse sceso tra il suo popolo e la buona novella è che Giovanni Battista aveva profetizzato che Gesù avrebbe battezzato noi nello spirito, ci avrebbe immerso nella stessa forza che lo fortificava. Noi possiamo avere quello stesso tipo d’intimità con Dio. Questa è la buona novella.
In Matteo 11:14, Matteo 17:3, 10-13 e in Luca 1:17 Gesù affermò che Giovanni Battista fosse Elia, quindi, se lui fu Elia, potete essere sicuri che Gesù fu il Messia. Gesù lo confermò. Quando l’angelo annunciò ad Elisabetta la nascita di Giovanni, le disse che sarebbe stato Elia. Ma in Giovanni 1:21 i leader religiosi si avvicinano a Giovanni Battista: ” Ed essi gli domandarono: Che dunque? Sei Elia? Ed egli rispose: Non lo sono…” gli rispose: “Io son la voce d’uno che grida nel deserto…” Interessante. Giovanni l’inzuppatore non era cosciente del ruolo che avesse nella storia dell’umanità. Anche noi, quando prendiamo una posizione non abbiamo idea delle conseguenze, del nostro destino o di come Dio ci potrebbe utilizzare. Giovanni fu inconsapevole del suo ruolo fino al giorno della sua morte, lui rimase fedele alla sua chiamata ed a ciò che riteneva vero.
Quando uno rimane fedele alla verità e prende una posizione per ciò che considera giusto, non abbiamo idea di come Dio potrebbe utilizzarci per cambiare il corso della storia del mondo o la storia di qualcuno. Cambiare una vita è qualcosa d’eccezionale! Riflettete su un’area specifica della vostra vita quando siete tentati a tirarvi indietro invece di prendere una posizione. Giovanni dev’essere stato l’unico a sostenere qualcosa di così insolito nella storia e a dover prendere posizione contro il sistema. Ricordate che quando prendiamo una posizione non sempre sapremo tutto sul nostro ruolo ma nel processo di farlo è impressionante come Dio può utilizzarci. Come nel caso di Giovanni, può darsi che non lo sapremo in questa terra e ne verremo a conoscenza in paradiso.
Preghiamo: “Padre Celeste, ti amo e ti ringrazio per la sfida che poni davanti a noi di vivere in modo radicale, irreligioso e di seguire te Gesù. Per quelli di noi che finora siamo stati fermi ad aspettare, ti prego che ci aiuti a cambiare ed iniziare a servire ed a seguirti in modo attivo. Per coloro di noi che siamo stati neutralizzati dalla paura o qualcos’altro prego che possiamo essere investiti di coraggio spirituale per poter prendere posizione su ciò che sappiamo sia la verità a prescindere dal fatto che vediamo l’impatto che ha la nostra vita sugli altri o no. Aiutaci ad essere come Giovanni, ad essere consapevoli che quando siamo al Tuo servizio diventiamo tuoi strumenti e ci aiuti a compiere delle cose meravigliose. Nel nome di Gesù, Amen”
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