“LA PASQUA, I PRIMI TESTIMONI”. Maria Maddalena, le donne ed i discepoli…vediamo come ognuno di loro reagisce in modo diverso…Il primo incontro della risurrezione registrato non è qualcosa di così evidente, è qualcosa che invece non c’è più; l’assenza del corpo. I testimoni di questo fatto furono delle donne. Se gli autori del vangelo avessero voluto rafforzare la loro storia, inserire delle donne come testimoni principali della risurrezione di Cristo, sarebbe stato un grandissimo sbaglio. Le donne erano considerate inaffidabili, troppo emotive, non erano istruite ed analfabete. In quel tempo le donne non potevano essere testimoni validi in una corte, perciò, questo racconto in realtà non è in connessione con la cultura di quel tempo. Se avessero voluto promuovere il movimento cristiano avrebbero potuto saltare la parte delle donne e aver raccontato soltanto la parte nella quale Pietro andò alla tomba di Gesù. Questa è un’altra dimostrazione che gli autori del vangelo hanno voluto raccontare la verità dei fatti.Come mai le donne che sono andate alla tomba di Gesù portavano con sé delle spezie? Nella Palestina del primo secolo i riti della sepoltura del corpo venivano fatti in due tempi. Dopo aver sepolto il corpo si aspettava da sei mesi a due anni. Il corpo in stato di decomposizione veniva poi scoperto e asportavano le ossa per poi introdurle all’interno di un ossuario. Questa usanza per sepellire i defunti fu comune soltanto in quel periodo storico in Israele. Si credeva nella profezia di Ezechiele nella quale si parla delle ossa secche che avrebbero acquistato vita e quindi, si usava preservare le ossa del defunto all’interno di un ossuario. In seguito a questa pratica le persone imbottivano il corpo di spezie e di profumi per non dover tornare sei mesi dopo e dover affrontare un terribile odore di decomposizione. Il vangelo di Giovanni spiega che Giuseppe di Arimatea coprì il corpo di Gesù con delle spezie, oli e profumi vari. Le donne si erano recate alla tomba con l’intento di finire il loro compito.Esiste una forma di spiritualità basata su Maria Maddalena che trae ispirazione dal desiderio che lei aveva di avvicinarsi sempre a Gesù. Si chiama spiritualità maddalenica o fede maddalenica. Non si tratta di una pratica specifica di preghiera o meditazione, ma di un atteggiamento che portiamo in qualsiasi pratica spirituale che facciamo. Come preghiamo, come meditiamo, come leggiamo le Scritture. Si dice che questa spiritualità, ispirata e modellata a Maria Maddalena, sia caratterizzata da una testardaggine e da un’inflessibilità nell’impegno di avvicinarsi a Gesù e di rimanere vicini a Lui. Un atteggiamento molto importante da avere nella nostra vita.Il Vangelo di Giovanni, capitolo 20, parla del momento subito dopo la violenza della crocifissione. Sono passati un paio di giorni e stanno entrando in scena alcuni personaggi.Per prima, Maria Maddalena. Non si sa molto di lei, a parte il fatto che proveniva da un passato molto difficile e peccaminoso. La tradizione diceva che fosse probabilmente una prostituta o che appartenesse a qualche altra categoria di peccatori estremi all’interno di quella società, perché sappiamo che era emarginata. Era sola quando Gesù la invitò ad avvicinarsi ed a diventare una dei suoi discepoli. In Luca 8 apprendiamo che era posseduta da demoni e che Lui la liberò da questa oppressione. Aveva un passato oscuro, ed è tutto ciò che sappiamo. Eppure Gesù la accolse con affetto cambiando completamente la sua vita. Lei gli fu fedele e lo amava.Subito dopo, subentrano gli altri personaggi, Pietro e Giovanni, i primi due apostoli che corrono al sepolcro dopo Maria. Giovanni fa riferimento a se stesso come “il discepolo che Gesù amava”. Cita tutti gli altri discepoli, ma non nomina mai sé stesso nel suo vangelo per via di una sorta di pudore letterario ed è per questo che si sa che lui è l’autore del libro di Giovanni. Quando disse di essere “il discepolo che Gesù amava” non stava dicendo che Gesù amasse solo lui e non gli altri ma piuttosto stava esprimendo la sua esperienza. Giovanni si sentiva amato da Gesù al punto tale di sentirsi unico. Sappiamo bene (come evidenziato dai suoi scritti) che Giovanni insegnava che Gesù ama tutti allo stesso modo. Con quella frase è come se dicesse: “Vi insegnerò che Gesù ama il mondo ma vi racconterò anche cosa si prova a ricevere quell’amore. E’ qualcosa di estremamente speciale per me”. Tutto ciò viene evidenziato in 1 Giovanni 4 dove definisce “agapētoi” (in greco), ovvero “i prediletti”, coloro che sono amati da Dio. In un certo senso, dice che tutta la nostra esperienza dovrebbe portarci ad esclamare: “Sono amato da Gesù! Lui ama me!”.Poi c’è Tommaso, conosciuto anche come Tommaso l’incredulo. È quasi ingiusto perché in realtà tutti avevano dei dubbi, e lui non era l’unico. Per ultimo ci saranno il resto dei discepoli e degli angeli. Ecco l’elenco del cast della narrazione ma…ci siamo anche noi?“Or il primo giorno dopo i sabati, al mattino quando era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro” (Giovanni 20:1). Il capitolo inizia con Maria Maddalena. Dagli altri vangeli sappiamo che era andata con altre donne, ma in ognuno di essi viene citata per prima. C’è qualcosa in Maria Maddalena che la rendeva la forza motrice, la leader, non solo tra le donne, ma forse tra tutti i discepoli. A quanto pare, fu lei a dire la mattina di Pasqua: “Andiamo al sepolcro”. Fu lei a prendere l’iniziativa.“Allora andò di corsa da Simon Pietro e dall’altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano posto» (Giovanni 20:2). Notiamo la frase “non sappiamo”, è plurale, c’erano diverse donne, non una sola. Giovanni sta semplicemente raccontando la prospettiva di Maria: “Non sappiamo dove l’abbiano posto.” Interessante, avrebbe potuto dire di essere andata al sepolcro perché Gesù aveva insegnato ai suoi discepoli regolarmente che sarebbe morto e risorto. I Vangeli lo riportano ma sembra che ogni volta che lo ha fatto i discepoli reagivano dicendo di non crederci perché lo avrebbero protetto e Lui avrebbe ucciso i romani e i loro nemici stabilendo Israele come regno terreno. Gesù rispondeva dicendo che avrebbe insegnato loro a offrire la propria vita per i loro nemici e che sarebbe risorto per stabilire un regno spirituale dove tutti sarebbero stati benvenuti. Di solito il messaggio di Gesù non veniva compreso dai discepoli i quali sembravano ignorare ciò che Lui stava cercando di comunicare. Maria non si aspettava di assistere ad una resurrezione. Era andata al sepolcro per dargli una sepoltura adeguata, perché il Venerdì Santo lo avevano dovuto seppellire in fretta. Così lei e le altre donne erano andate con il proposito di ungere il corpo con spezie e profumi, una pratica consuetudinaria per rallentare la decomposizione. Quindi non era andata lì credendo. Sembra che anche lei avesse accantonato le parole di Gesù, come tutti gli altri discepoli che tra l’altro nemmeno si erano preoccupati di andare al sepolcro. Quando scoprì che il corpo era sparito la sua reazione fu: “Chi ha rubato il corpo?”“Pietro dunque e l’altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro. Correvano tutti e due insieme, ma l’altro discepolo corse avanti più in fretta di Pietro e arrivò primo al sepolcro.” (Giovanni 20:3, 4). Non c’è un motivo particolare per questo dettaglio, a parte dire “corro più veloce di Pietro”. Nei Vangeli di Matteo, Marco e Luca si apprende che Pietro era andato alla tomba a guardare dentro. Siccome Giovanni fu l’ultimo a scrivere il suo Vangelo allora volle far sapere che anche lui c’era. Egli ha voluto anche sottolineare la sua agilità utilizzando un’espressione greca che rafforza doppiamente il fatto: “corse più veloce di Pietro e, avendo corso più veloce di Pietro, raggiunse per primo la tomba”. Si può solo immaginare Giovanni che non vede l’ora che Pietro legga quelle parole, mentre il suo scritto viene passato in giro.“E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entrò. Arrivò anche Simon Pietro che lo seguiva, entrò nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra, e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesù; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette” (Giovanni 20:5-8). L’ultima frase del versetto 8 segna una prima ammissione di fede da parte dell’apostolo. Giovanni racconta la sua esperienza personale dicendo di aver iniziato a credere quando ha visto che la tomba era vuota”. Ognuno giunse alla fede in modi diversi. Pietro e Maria dopo aver visto la tomba vuota hanno concluso che qualcuno aveva rubato il corpo. Giovanni invece pensò subito alla resurrezione. Quindi Giovanni è stato il primo a porsi delle domande. Ogni persona reagisce in modo diverso ai diversi approcci, discussioni, quantità e qualità di prove. La fede non dovrebbe essere cieca. Tutta questa storia ci dice che ognuno di noi avrà esperienze diverse con prove diverse che ci aiuteranno a porre la nostra fede in qualcosa.“Essi infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai morti” (Giovanni 20:9). In altre parole, l’apostolo stava dicendo che a quel punto ancora nessuno aveva studiato attentamente la Bibbia ebraica per ricavarne delle profezie che indicassero che il Messia sarebbe dovuto morire e risorgere. Forse Gesù lo aveva predicato, ma non avevano ancora prestato attenzione né capito. Con le prove davanti però, il modo di vedere il mondo stava iniziando a cambiare. Quindi, hanno letto le Scritture e hanno finalmente capito.“I discepoli poi ritornarono di nuovo a casa” (Giovanni 20:10).Pietro e Giovanni tornarono dagli altri discepoli. Maria invece rimase al sepolcro. La fede maddalenica in poche parole: “Non vado da nessuna parte”.“Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E mentre piangeva, si chinò dentro il sepolcro, e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l’uno al capo e l’altro ai piedi del luogo dove era stato posto il corpo di Gesù” (Giovanni 20:11, 12).Giovanni descrisse in modo specifico tutto ciò per un motivo. Dentro il sepolcro ci sarebbe stata una lastra o un blocco o una sporgenza simile a una cassa di pietra, e sia al capo che ai piedi si sedeva un angelo. Per la mentalità ebraica, cioè, per la mente di Maria e dei lettori ebrei, sentire detta descrizione avrebbe immediatamente evocato qualcosa. Ciò richiama l’immagine dell’Arca dell’Alleanza. L’Arca dell’Alleanza nell’Antico Testamento era un luogo dove veniva offerto il sacrificio, versato il sangue e dove la gloria shekinah di Dio – la Sua gloria – risiedeva, concedendo misericordia e perdono. La lastra rettangolare incastrata sul coperchio dell’arca veniva chiamata propiziatorio, ed era lì dove la gloria di Dio scendeva e si posava – tra due angeli – mostrando il suo cuore misericordioso. Il propiziatorio era il luogo dell’espiazione, il luogo del perdono e della riconciliazione.Guardando nella tomba, Maria assiste a una sorta di eco della redenzione. La resurrezione si associa alla crocifissione per compiere la nostra “riconciliazione”, che è ciò che significa redenzione. È il nostro riavvicinamento a Dio. Non è solo la storia dell’uomo di Dio (Gesù) che dice: “Dio ti perdona”, muore e noi mostriamo la nostra gratitudine a Dio, e finisce lì. È anche la storia di Colui che muore, torna in vita e continua a portare il messaggio della misericordia di Dio e del suo perdono per noi.“Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose loro: «Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l’abbiano posto». Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesù, che stava lì in piedi; ma ella non sapeva che fosse Gesù” (Giovanni 20:13, 14).Il fatto è che le persone non risorgono di solito dalla morte quindi è stato difficile per la sua mente assimilarlo. Pertanto vede qualcuno ma non crede ancora che sia Gesù.“Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io lo prenderò»” (Giovanni 20:15).Ancora una volta, si denota una dimostrazione di fede maddalenica, lei desidera andare dove sta Gesù. Siccome non crede nella resurrezione, pensa di essere alla ricerca di un corpo irrigidito, nudo e senza vita perché i panni di lino erano rimasti nella tomba, Perciò si rivolge al giardiniere dicendo di voler prendere il corpo di Gesù. Quindi sì, ha dei dubbi, ma possiede anche una forte lealtà, un forte amore, un forte attaccamento a Gesù, anche se non ha tutte le informazioni giuste.E’ da notare che in tutto il brano Gesù non risponde mai ai dubbi di nessuno con un rimprovero ma con compassione e non è mai offeso o insultato dai loro dubbi. Il dubbio di Maria non era un insulto, nel suo cuore desiderava ancora stare con Gesù. Ciò dimostra piuttosto l’incapacità di mettere insieme tutti i pezzi nella sua testa e a quel punto crede che sia morto. Cosa dice Gesù per convincerla? Qual è stata la parola che ha cambiato tutto per Maria aiutandola ad aprire gli occhi e a credere che la resurrezione fosse qualcosa di reale? “Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro” (Giovanni 20:16).Gesù disse il nome di Maria e bastò quello per riaccendere in lei la familiare esperienza di essere conosciuta ed amata. Lui sapeva tutto di lei, della sua vergogna e di tutto il resto, e l’ha semplicemente accolta. Lui pronunciò il suo nome e ciò è stata l’evidenza che trasmise a lei quella consapevolezza. Con Gesù siamo sia conosciuti che amati. “Rabboni” significa “mio maestro”, ed è un’espressione di natura molto personale. Gesù è più di un insegnante, ma il Suo ruolo di educatore non è da sminuire. È la nostra guida, Colui che ci insegna come vivere in questo mondo. Ci mostra chi è Dio e come dovremmo vivere di conseguenza.Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro” (Giovanni 20:17) (Nuova Riveduta).Alcune traduzioni al posto di tradurre la frase greca “non mi trattenere”, che sarebbe il significato originale, hanno scelto di tradurre la frase utilizzando le parole “non mi toccare”. Ciò ha contribuito a creare un’immagine sbagliata di tutta la scena dove sembra che Maria stesse dichiarando con il cuore aperto “Rabboni, sei proprio tu, il mio insegnante!” a cui Gesù risponde in modo freddo e distaccato “Non mi toccare, sono santo e non sono ancora asceso al cielo”. Questa interpretazione enfatizza una distanza e una maestosità che non colgono il punto centrale. Maria lo stava stringendo e a un certo punto Gesù gli disse che era arrivato il momento di lasciarlo andare. Non si sa per quanto tempo lo abbia tenuto stretto. La cosa importante è che lei avesse creduto, si è sentita conosciuta e amata e questo spiega la sua reazione. Nella seconda parte del versetto 17 Gesù chiese a Maria di andare a raccontarlo agli altri e Maria, appena incaricata, andò a dirlo ai discepoli. Anche noi abbiamo lo stesso compito perché quando Gesù ci incontra, ci commissiona di diffondere il Suo messaggio.Riassumendo il resto del capitolo, Maria corse dai discepoli e disse loro che Gesù era risorto ma essi non le credettero. Tutti i discepoli dubitarono delle sue parole, non solo il famoso Tommaso. Questo finché Gesù non apparse loro più tardi quel giorno e dopo averlo visto, credettero. Quella domenica, Tommaso, uno dei discepoli, non era stato presente al momento dell’apparizione di Gesù. In quei giorni erano stati tutti in lutto e ogni persona lo elaborava in modo diverso come ben si sa. La maggior parte dei discepoli aveva bisogno di stare insieme, ma forse Tommaso era una di quelle persone che aveva bisogno di stare da solo per un po’. Quando tornò insieme agli altri lo informarono del fatto che Gesù era stato lì insieme a loro. Lui ebbe una reazione normalissima, prima di credere aveva bisogno delle prove così come era successo per tutti gli altri. “Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». (Giovanni 20:26)Stavolta Tommaso si assicurò di stare vicino agli altri. “Pace a voi” è il modo in cui Gesù saluta i discepoli ripetutamente dopo la resurrezione. Gesù arriva in pace.Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani; stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente» (Giovanni 20:27).Le parole di Gesù in questo versetto dimostrano che il suo corpo era “tangibile” perché invita Tommaso a toccarlo. Dopo averlo fatto i suoi dubbi crollano e dichiara: “Mio Signore e mio Dio!”. CONCLUSIONE:In questo brano il dubbio viene sempre accolto con grazia. È importante tenere a mente la differenza tra dubbio e cinismo. Chi dubita pone delle domande, non è sicuro di credere, ma come evidenziato nel capitolo appena letto, cerca di avvicinarsi e orientarsi verso qualcosa, desidera conoscere la verità. Il dubbio proviene da una mente che fa fatica a credere, ma da un cuore che dice: “Voglio sapere e voglio avvicinarmi”. Il cuore ama anche se la mente è in lotta per credere. Gesù comprende il nostro cuore e ci incoraggia ad avvicinarci dandoci delle prove. Il cinismo invece è ben diverso. Chi è cinico non ha a cuore il desiderio di avvicinarsi e usa le domande per creare distanza, per allontanare e per inventare scuse per non volerne far parte. Gesù può toccare il nostro cuore. Ciò non significa che le nostre domande scompaiano, ma se scegliamo di avvicinarci, e non di allontanarci, riceveremo le nostre prove e le nostre domande saranno alla fine affrontate. Giovanni ha iniziato a credere quando ha visto la tomba vuota. Maria è giunta alla fede quando ha capito quanto fosse amata e conosciuta da Gesù, che l’ha chiamata per nome. Il resto dei discepoli e Tommaso hanno creduto quando hanno visto non solo Gesù, ma anche le sue ferite. Gesù aveva un nuovo corpo perfetto, avrebbe potuto facilmente eliminare le sue ferite. Ma le ha tenute intenzionalmente come segno e punto di connessione con i suoi discepoli.Chiudiamo quindi meditando con questa domanda: dove mi trovo io in questa storia? Come riconosco Gesù? Un grande saluto ed abbraccio dalla comunità themeetinghouseitalia…una buona Pasqua con le persone che ami…