Crediamo che Dio comunichi a noi non solo tramite la Bibbia ma anche tramite la creazione: entrambi sono prodotti dell’opera delle Sue mani e rivelano il Suo cuore. La scienza studia la creazione e la teologia le Scritture ed entrambi fanno del loro meglio per comprendere la rivelazione di Dio. La teologia e la scienza potrebbero occasionalmente sembrare di essere in contraddizione evidenziando il fatto che rappresentino i migliori sforzi umani per comprendere il tutto e sappiamo bene che la nostra comprensione è imperfetta. E’ la nostra convinzione che le Scritture e la creazione comprese ed intrepretate nel modo giusto non siano affatto in contraddizione. Ciò ci incoraggia a continuare a rimanere aperti all’evidenza proveniente da entrambe le fonti: aperti a ricevere ciò che la Bibbia ci insegna ma allo stesso tempo aperti alle scoperte scientifiche nel mondo naturale. In quel senso si potrebbe affermare che i cristiani siano più aperti all’evidenza confronto a chi sostiene una visione di mondo atea che esclude in modo assoluto qualsiasi cosa non rientri in una spiegazione naturalistica. Chi è così rinnega la possibilità del soprannaturale. Come credente io sono aperto sia ad una intrepretazione naturalistica che no, a secondo da ciò che viene indicato dall’evidenza. Non allontaniamo la scienza cercando di focalizzarci soltanto sul soprannaturale ma piuttosto cerchiamo di essere aperti a ciò che l’evidenza ci dimostra. La chiesa in generale di solito arriva a quella conclusione ma di solito dopo molto tempo.
Un esempio storico è il caso di Galileo. La chiesa di quel tempo credeva che la terra fosse piatta come il resto della società di allora. Tra l’altro esistono dei passi biblici che sembrano appoggiare quel credo. Dalla storia osserviamo che la chiesa ebbe una reazione piuttosto dura nel confronto c0n Galileo e di chiunque altro sostenesse qualsiasi teoria che non fosse quella perché sembrava di mettere in discussione le Scritture. Eventualmente cosa ha salvato la chiesa di tale ignoranza? La comprensione che la Bibbia ci incoraggia ad osservare la natura e la creazione per trovare delle verità su Dio. “Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili” (Romani 1:20). Quindi osservando il creato scopriamo degli indizi su Dio, una realtà ultra ci viene rivelata tramite la natura e le Scritture denominata dai teologi rivelazione speciale e generale.
“Sogno una chiesa dove si possa formulare ogni tipo di domanda!” (Carl Walter). Parte del processo per chi si denomina cristiano consiste nel formulare delle domande e nel sfidare le nostre menti, tutto ciò forma parte dell’esperienza dell’adorazione. Onoriamo Dio con le nostre menti mentre formuliamo le domande e ricerchiamo. Non onoriamo Dio solo quando troviamo la risposta teologica ortodossa giusta. Quando facciamo delle domande facciamo sapere a Dio quanto Lui sia importante per noi tramite il nosxtro interesse nel voler scoprire di più. Perciò non dovremmo sentirci insicuri o aver paura di formulare delle domande temendo che se non abbiamo la risposta giusta Dio si arrabbierà con noi. Dio ci incoraggia e si sente onorato dal nostro voler indagare e scoprire delle risposte ai nostri quesiti. E’ importante comprendere che fare delle domande dovrebbe fare parte del DNA di ciò che significa vivere la vita cristiana.
Domanda: Come mai l’ateismo è diventato così popolare?
Risposta: Non ritengo che l’ateismo sia tanto popolare come si crede ma certamente si può dire che gli atei stiano diventando più spavaldi e che più persone affermano di convertirsi adotttando una visione ateistica del mondo. La mia opinione è che ciò sia una reazione emotiva contro i mali della religione, una reazione che si allinea con il mio pensiero. Nel mondo di oggi sembra che la religione abbia contribuito alla violenza, al bigottismo, all’odio e al giudizio più che qualsiasi altra forza nel pianeta. Abbiamo una storia di essere stati più violenti nel passato e anche se la religione cristiana dei nostri giorni non si dimostra così violenta certamente al meno viene percepita come propensa a snocciolare giudizi sugli altri e bigotta. L’islam radicale è la religione che viene considerata oggi come leader della violenza estrema. Nel Medio Oriente gli israeliti e gli arabi combattono una battaglia di matrice religiosa continua a causa di punti di vista teologici su un pezzo di terra. Si testimonia una guerra , terrorismo e violenza fortemente motivata dalla religiosità come nel caso degli attentatori suicida. Ritengo che l’ateismo nel mondo aumenti perché è un modo di alzare il dito medio alla religione. Qualcuno dovrebbe alzare la voce e far sapere che ciò è sbagliato.
L’ateismo ritiene che l’umanità sia all’orlo di distruggere il mondo e che la religione stia peggiorando le cose perciò si conclude che credere in Dio sia pericoloso. Si pensa che chi è ateo abbia una visione di mondo più salutare per l’intero pianeta. Potrei trovarmi d’accordo con queste affermazioni in parte ma non con la conclusione. Il fondamentalismo di Cristo, del quale faccio parte ritiene invece che l’umanità sia all’orlo di distruggere il mondo e che la religione stia peggiorando le cose perciò si conclude che se esiste un Dio buono si potrebbe aspettare che Lui sia opposto alla religione. Qualcosa che si trova al centro degli insegnamenti di Gesù. Quindi Gesù per noi diventa la via che ci guida verso una visione del mondo che è saturata dalla presenza di Dio ma opposta alla religione. E’ possibile che Dio esista e che sia opposto alla religione tanto quanto gli atei? A quella domanda ci troviamo d’accordo, Gesù ci aiuta a comprendere il mondo sotto quel punto di vista.
Domanda: La scoperta di vita intelligente su altri pianeti è coerente con le verità bibliche?
Risposta: La risposta è che non sarebbe incoerente. La Bibbia narra la storia della vita umana sul nostro pianeta e del Suo rapporto con noi. Perciò la scoperta di vita intelligente su altri pianeti non sarebbe in contraddizione, coerente o incoerente con la Bibbia, perché si tratterebbe di una storia nuova molto interessante. Quindi possiamo rimanere aperti a quella possibilità. La Bibbia non ne parla quindi citerò le parole del vecchio e saggio Larry Norman che disse nella canzone U.F.O.: “Se esiste la vita su altri pianeti allora sono sicuro che Lui lo sappia, che sia già stato li e che sia morto per loro per salvare le loro anime”.
Domanda: Perché l’Onnipotente, l’Onnisciente, la perfezione fatta persona desidera che lo adoriamo? Non è già oltre quel bisogno? Se Dio è perfetto, onnipotente e onnisciente come mai ha bisogno di sentrsi dire che è buono e bravo?
Risposta: Ritengo che il pensiero che Dio abbia bisogno di essere adorato sempre e che lo chieda da noi sia una interpretazione sbagliata del significato dell’adorazione. Come genitori cerchiamo di insegnare ai nostri figli di onorarci e quel bisogno potrebbe essere una manifestazione della nostra propria insicurezza, l’aver bisogno di piccole creature che pensano che siamo meravigliosi. Dall’altra parte però potrebbe essere una buona cosa, potrebbe trattarsi di genitori che cercano di inculcare dei valori ai propri figli. Quando si insegna al figlio ad onorare i loro genitori, li si aiuta a diventare la migliore versione di loro stessi, a crescere in un modo che sia rispettoso verso gli altri. Aiutiamo i nostri figli a crescere e a svilupparsi amorevolmente quando insegniamo loro ad onorare i propri genitori. Certamente Dio, il nostro Padre Celeste ci invita e ci insegna ad onorare Lui in modo appropriato come il Padre perfetto che aiuta noi a diventare la miglior versione di noi stessi che possiamo essere. Il marito e la moglie si compiacciono a vicenda, essi apprezzano la bellezza, le conquiste e la grazia intrinseca l’uno dell’altro innalzando il valore del loro partner e lo esprimono. Questo è ciò che dovrebbe accadere in una relazione funzionale. La nostra espressione a Dio, la delizia che sperimentiamo con il nostro marito celeste è ciò che denominiamo “adorazione”. Non si tratta di una strada a senso unico, anche Lui esprime la sua delizia verso di noi. Le Scritture parlano spesso di come Dio si delizia in noi, Lui lo esprime e desidera ciò che è meglio per noi ma quell’azione da parte di Dio non viene denominata “adorazione”. Certamente non si tratta di un Dio insicuro ma di un Dio che desidera il meglio per noi e che ha donato la Sua vita per noi. Parte del Suo insegnamento a noi consiste nel impartire a noi come focalizzarci su ciò che è positivo, ci fa bene e migliora la relazione di amore che abbiamo con Lui.
Domanda: Ritieni che il creazionismo della terra giovane sia fede cieca?
Risposta: Direi che è un pochino strabica ma di sicuro non cieca. Il creazionismo della terra giovane non è fede cieca ma è coerente con la sua propria visione di mondo e perciò ha dei punti dibattibili. Penso che la spiegazione migliore e più sostenibile sia che Dio abbia creato il mondo e l’universo già con una forma vecchia. Per esempio quello è ciò che è accaduto con Adamo ed Eva, essi furono creati già adulti. Nel Nuovo Testamento quando Gesù moltiplicò i pani e i pesci, i nuovi pesci che fece apparire erano già grandi. Quando Gesù trasformò l’acqua in vino, anche il vino nuovo appena creato aveva le qualità del vino vecchio. Quindi Dio è in grado di farlo e la visione del creazionismo della terra giovane è prendere una posizione di fede e anche ragionevole all’interno del cristianesimo. La sfida che si presenta a chi ritiene questa visone di mondo accade quando chi la sostiene prende in prestito dei concetti scientifici per rafforzare e sostenere il suo punto di vista ma quando la scienza la contraddice dimostrando che la terra sia molto più vecchia essi la respingono spiegando che si tratti solo dell’apparenza della terra. Da una prospettiva esterna ciò sembra ingiusto e irragionevole. Non è solo la fisica, l’astronomia o la geologia che dimostrano tramite le misure che la terra abbia milioni di anni e che l’universo ne abbia miliardi ma tutti gli scienziati lo stanno dimostrando. Anche la storia e l’antropologia suggeriscono che la terra sia più vecchia. 10,000 anni fa quando i sostenitori del creazionismo della terra affermano che sia successo il Big Bang la storia dimostra che l’Egitto fosse alla sua tredicesima dinastia sotto il re Tut. Se uno si sente di affermare di non voler considerare la scienza come via e di fidarsi solo delle Scritture ciò sarebbe una posizione rispettabile. Sam Harris disse: “120 milioni di noi posizionano il Big Bang 2,500 anni dopo che i babilonesi e i sumeri imparassero come produrre la birra”. Vorrei dire questo, se morisse e scoprisse che il creazionismo della terra giovane fosse la verità non rimarrei sorpreso e non vacillerei perché la mia fede non è fondata sul trovare la teoria giusta sull’età della terra ma su Cristo. Ritengo che il dialogo dovrebbe continuare e che non dovremmo impuntarci su ciò che crediamo chiudendoci ad altri punti di vista.
Domanda: Come si fa ad arrivare ad una conclusione intelligente riguardo l’evoluzione senza essere un scienziato?
Risposta: Da parte mia posso attestare che ho fatto più ricerche su questo tema che su qualsiasi altro tema e non ho cambiato mestiere. Tanti di noi che non apparteniamo al mondo della scienza siamo stati forzati a scegliere da che parte stare sul come interpretare delle teorie scientifiche e ritengo che non dovrebbe essere così. Esistono diverse opzioni valide e perciò dovremmo rimanere aperti all’evidenza ma la nostra fede non è fondata sul dover trovare l’interpretazione giusta sulla teoria dell’evoluzione o del primo capitolo del libro della Genesi. La nostra fede è fondata su Cristo. Il fatto è che il 95% dei scienziati sostiene la teoria dell’evoluzione, c’è una possibilità che il 5% dei scienziati abbia ragione e gli altri sbaglino ma quel fatto rappresenta un indizio che potrebbero essere sulla strada giusta. L’altro fatto è che gli scienziati che fanno parte del 5% sono quasi nella loro totalità dei credenti e ciò potrebbe evidenziare che sono influenzati dalla loro visione di mondo riguardo il loro approccio alla scienza. Parte della mia strategia quando faccio parte di un dibattito consiste nel conferire i temi non-negoziabili a chi dibatte contro di me così facendo non lascio che detti temi diventino la focalizzazione del dibattito. In altre parole, i cristiani spesso piantano la bandiera affermando che l’evoluzione non possa essere vera perché se lo fosse ciò rappresenterebbe una minaccia alla loro fede in Dio. Una volta che un cristiano dichiara una cosa del genere la controparte non fa altro che concentrare la discussione su quel tema questo perché esiste una vagonata di evidenza scientifica per mettere a prova la teoria del creazionismo della terra giovane. Da un punto di vista cristiano non desideriamo che ciò diventi il centro della discussione, non riteniamo che sia il tema più convincente e centrale che dovrebbe essere analizzato in dettaglio invece credamo che la storicità di Cristo dovrebbe esserlo. In un dibattito lascio stare i temi negoziabili affermando che esiste la possibilità che l’evoluzione sia vera e ciò non rappresenta una minaccia per la mia fede e così porto la conversazione verso Gesù. Gesù è il bordo tagliente, la punta del cuneo della verità che desidero introdurre in qualsiasi discussione o dibattito, con quell’obbietivo in mente non mi dispiace di lasciar stare gli altri temi secondari. Riconosco che uso delle tattiche come parte del mio approccio in un dibattito, confesso che rappresento qualcuno che desidera che altri sentano il messaggio di Gesù, non è un segreto.
Domanda: Come fanno i creazionisti evoluzionisti a spiegare che la Bibbia dice che la morte sia stata introdotta nel mondo dopo che Adamo ed Eva peccassero?
Risposta: L’apostolo Paolo disse: “Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato” (Romani 5:12). Il resto del capitolo spiega che la legge mosaica peggiorò la situazione e poi dice: “Per cui, come per una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure con un solo atto di giustizia la grazia si è estesa a tutti gli uomini in giustificazione di vita” (Romani 5:18). La vita, la libertà, la giustificazione e la santificazione provvengono da Cristo. Cristo ha disfatto ciò che Adamo portò nel mondo. Penso che sia sbagliato affermare solo ciò che il primo versetto affermando che la morte sia stata introdotta nel mondo tramite Adamo. I cristiani hanno interepretato quel passo come qualsiasi forma di morte fisica ma esistono anche altre interpretazioni. La prima è che Romani 5:12 faccia riferimento ad una morte spirituale perché dice che la morte fu introdotta da Adamo, cioè la morte spirituale. Chi segue quel filo di pensiero crede nella possibilità che la morte fisica esistesse già e perciò che si riferisse ad una morte spirituale, ad una separazione da Dio che è la fonte della vita. Come mai esiste una interpretazione del genere? Perché dice chiaramente che Gesù ha portato l’opposto di ciò che è stato portato da Adamo. Quindi se Adamo portò la morte, Gesù portò la vita. Chiediamoci, Gesù ha debellato la morte fisica? Certo di no quindi si deduce che in contesto sembra che il passo si riferisca ad una morte spirituale perché Gesù ha portato la vita al mondo. Tutti noi stiamo sperimentando quella vita spirituale essendo risuscitati dalla morte spirituale.
Un’altra interpretazione di altri creazionisti evoluzionisti sostiene che la storia nel secondo e terzo capitolo del libro della Genesi si applichino specificamente al Giardino dell’Eden e non al mondo intero. Cioè, ciò che sembra essere una situaizone paradisiaca dove la morte non esisste si applica solo a quel giardino. Il termine giardino suggerisce l’idea di un luogo particolare, coltivato e tenuto da parte dal resto della creazione. Nion si chiama la foresta o la giungla dell’Eden ma del Giardino del’Eden. Quando Adamo ed Eva peccarono furono cacciati fuori a vivere nella creazione normale dove la morte si esperimenta tramite il processo dell’evoluzione.
Se crediamo che la morte fisica sia stata introdotta nella creazione solo qualche migliaia di anni fa tramite Adamo ed Eva allora ciò ci lascia con altri quesiti ai quali è difficile dare risposta come il perché della sovrappopolazione e del disegno dele specie nell’evoluzione. Se la morte fisica fu introdotta nel mondo tramite il peccato di Adamo ed Eva solo qualche migliaia di anni fa, ciò presuppone che il mondo sarebbe stato sovrappopolato rapidamente e non sarebbe stato in grado di sostenere la vita perché Dio incoraggiò le speci a riprodursi a volontà. Se i moscerini della frutta non morissero rapidamente il pianeta sarebbe coperto da una nuvola gigantesca nera di moscerini in poco tempo e ciò crearebbe enormi problemi che renderebbero la vita molto difficile. La morte fa parte del processo del regno animale.
Sembra che molte speci siano state proiettate con lo scopo di mangiare altre speci. Qualcuno potrebbe affermare che i leoni e le tigri fossero speci originalmente vegetariane ma che dopo il processo dell’evoluzione svilupparono dei denti e delle grinfie. Questo perché è ovvio che il loro corpo non è adatto per raccogliere bacche. L’evidenza che queste speci siano evolute rapidamente non c’è questo è il motivo per il quale la teoria dell’evoluzione spiega che il processo sia durato molto tempo. C’è la possibilità che Dio abbia riproiettato gli animali per mangiare carne? Potrebbe essere, ma la Bibbia non ne parla quindi anche questo pensiero è basato su una fede propria. Cosa potrebbe mangiare un formichiere a parte delle formiche? Rifflettiamo.
Domanda: Non pensi che interpretare certe parti della Bibbia come simboliche sia barare?
Risposta: Dawkins fa presente questo fatto affermando che i cristiani sostengono di dover interpretare le cose in modo letterale perché considerato il miglior modo di interpretare le Scritture. Un ragionamento erroeno. La Bibbia rivela la verità tramite dicharazioni di significato letterale, tramite la poesia, tramite l’utilizzo dei simbolismi, tramite parabole, allegorie e in tanti altri modi. Il nostro Signore e Salvatore insegnava utilizzando tutti quei modi per comunicare. Non affermiamo che gli insegnamenti di Cristo siano meno veraci quando racconta una parabola, comprendiamo che stia utilizzando un linguaggio particolare. Quando i cristiani fondamentalisti dichiarano che la Bibbia sia letteralmente vera si crea un argomento diversivo che non dovrebbe esistere. è un invito a qualcuno come Dawkins ad argomentare il contrario e metterci in difficoltà. Per esempio lui potrebbe dire: “Se affermate che la creazione del mondo accaddette in 6 giorni come spiegato nel libro della Genesi ciò apre le porte a me per caricarvi di una vagonata di fatti scientifici per mettere in discussione la vostra fede”. La discussione si incentra tutta lì. Quando i teologi dicono che la creazione potrebbe essere anche interpretata in modo simbolico, poetico o altro ciò frustra persone come Dawkins. Lui scrisse nel libro “L’illusione su Dio” che odia i teologi che non si attengono alla trappola che ha preparato per loro e che affermano di essere aperti ad altri approcci di interpretazione biblica. Perché la creazione non potrebbe essere interpretata in modo simbolico? Non dovremmo sentire di aver perso qualcosa se scopriamo che un’affermazione biblica abbia un’interpretazione poetica piuttosto che letterale.
Domanda: Non dovremmo attenerci a fidarci della Bibbia e perciò prenderla alla lettera?
Risposta: Alcuni crisitiani condividono il pensiero di Dawkins affermando che ogni parte della Bibbia debba per forza essere interpretata in modo letterale. Chi vuole screditare i cristiani amano quel filo di pensiero perché non vedono l’ora di forzare la mano su proprio quel genere di dibattito. Tristemente tanti credenti gettano benzina sul fuoco in quel senso. La Bibbia dovrebbe essere intrepretata com’è ma per farlo dovremmo chiederci, com’è la Bibbia? La Bibbia così com’è pone un problema alla propria fede quindi ci piacerebbe interpretarla sostenendo che dice qualcosa che in realtà non dice. Chi la pensa così spesso accusa gli altri di fare la stessa cosa che sta facendo lui o lei come quando si etthichettano gli altri di essere dei liberali, deller persone che tralsciano le Scritture e che inventano le loro proprie teorie. Non penso che sia giusto accusare nessuno, dovremmo invece tutti affermare di avere un’opinione alta delle Scritture e voler scoprire ciò che la Bibbia stia dicendo in realtà. Qual’è stato il significato che l’autore voleva dare al testo? Se si scopre che sia diverso da ciò che si riteneva prima dovremmo dimostrare di voler investigare di più la questione.Dovremmo avere a cuore scoprire la verità e non solo di voler consolidare la nostra propria teoria. Com’è stata scritta la Bibbia e qual’è la sua finalità e vero significato? Quando Copernico e Galileto fecero sapere le loro teorie riguardo la terra la prima reazione della chiesa fu di opporsi a loro perché sembravano di contraddire l’interpretazione cristiana delle Scritture. Martin Lutero scrisse riguardo Copernico: “…Questo imbecille vuol mettere con i piedi per aria tutta l’arte della astronomia. Solo che, e la Sacra Scrittura ce lo dice, è al Sole che Giosuè ha ordinato di fermare e non alla Terra” (Martin Lutero, Discorsi a tavola, Walch, p. 2260). Ritengo che delle menti brillanti come Martin Lutero e Giovanni Calvino abbiano mancato di comprendere che la Bibbia spesso utilizza un linguaggio di adattamento. Se riuscissimo a comprendere la semplice verità contenuta nelle Scritture ciò ci assisterebbe molto nel processo dell’interpretazione della Bibbia. Nelle Scritture quando la società abbracciava una visione di mondo particolare Dio spesso si introduceva in essa insegnando la verità ma sempre dall’interno di quella veduta. Ciò si evidenza anche nel Nuovo Testamento. L’apostolo Paolo si introdusse nella cultura pagana e parlò il loro linguaggio citando perfino i loro poeti, filosofi, miti e insegnamenti quando insegnava il Vangelo e cercava di avvicinare le persone a Gesù.
“Dov’eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla? Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare…” (Giobbe 38:4-6). “Egli ha fondato la terra sulle sue basi; essa non sarà mai smossa in eterno” (Salmi 104:5). Giovanni Calvino e Martin Lutero citavano questi due passi come prova che la Bibbia insegnase che la terra fosse piatta, inamovibile e e fassata su fondamente solide. Per loro Copernico e Galileo non erano nel giusto perché le loro teorie contraddicevano le Scritture. Nel corso del tempo la chiesa fu in grado di affermare che se Dio comunicava tramite sia la natura che le Scritture che quei passi dovevano essere rivisti sotto una nuova luce. In quel momento realizzarono che Dio si introdusse nella visione di mondo dell’epoca in cui le Scritture furono scritte e che poi spesso utilizzava un linguaggio di adattamento, delle metafore per insegnare alle persone la sicurezza e la potenza di Dio. Crediamo che la terra sia piatta? Pensiamo bene, chi ha gettato le fondamenta della terra? Dio non ha deciso di parlare in quel momento riguardo una nuova cosmologia o di una terra tonda che ruota sospesa nello spazio. Non lo fece perché non desiderava che un tema del genere diventasse la questione centrale delle Scritture, la Bibbia non è un libro che tratta della cosmologia dell’universo, non era il punto centrale che Dio desiderava evidenziare. Dio invece si introdusse nella loro visione di mondo e il loro paradigma per insegnare loro lezioni su come Dio fosse al comando, il Creatore e del sistema sicuro divino del creato. Ciò è anche evidente negli insegnamenti di Gesù. La parabola del seme di senape che diverntò un albero nel Vangelo di Matteo dice che il seme di senape è il seme più piccolo del mondo ma sappiamo bene che non è così ma in quel tempo si credeva che lo fosse. Gesù potrebbe aver utilizzato un esempio botanico più preciso o aver detto: “il seme di senape che voi ritenete di essere il più piccolo di tutti in realtà non lo è….” e poi aver continuato la parabola. Riflettiamo, se lo avesse fatto la focalizzazione dell’insegnamento si sarebbe incentrato su quel fatto piuttosto che su i valori della compassione e tanti altri valori spirituali contenuti in quel racconto. Anche in questo caso Gesù adottò la laro mentalità e utilizzò il loro linguaggio per insegnare il Suo messaggio principale. L’apostolo Paolo menzionò il battesimo dei morti anche se non lo sosteneva per fare un punto durante un insegnamento. Quando leggiamo la Bibbia chiediamoci: “Qual’è la visione di mondo delle Scritture che stiamo leggendo e quale linguaggio sta essendo utilizzato per insegnarci riguardo il carattere di Dio?”.
Conclusione: Qual è la fondamenta della nostra fede? Gli scrittori del Nuovo Testamento ci insegnano che Gesù dovrebbe essere il fondamento della nostra fede. Lui è la fondamenta e la pietra d’angolo della nostra fede come detto dagli apostoli. Gesù disse: “Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia” (Matteo 7:24). Dio iniziò tutto con Gesù in mente, prima della creazione del mondo Gesù era al centro del pensiero di Dio. Dio scelse noi in Cristo prima delle fondamenta del mondo. Gesù non è mai stato il piano B di Dio, Lui è stato sempre al centro di tutto. Le Scritture ci incoraggiano ad affermare che se la nostra fede è fondata in Cristo ciò ci libera ad essere aperti all’evidenza e a non essere chiusi di mente sul resto dei temi. Consideriamo un atomo, la fede atomica potrebbe essere spiegata nel seguente modo: Gesù, i Suoi insegnamenti, la Sue vie, il Suo carattere e la Sua storicità sono il nucleo. Gli altri temi si potrebbero paragonarsi agli elettroni che formano il resto del corpo dell’atomo. E’ possibile dissezionare il corpo dell’atomo ma non il nucleo, se si prova a farlo l’atomo viene distrutto. Utilizzando quel paragone non c’è niente di male nel discutere gli “elettroni” dei discorsi ma sempre tenendo presente che Gesù è il centro e ci tiene al sicuro. I cristiani più che altri dovrebbero avere la sicurezza di poter dichiararsi aperti a ricevere delle nuove informazioni e anche di cambiare opinione riguardo diversi temi senza scombussolarsi. Lasciamo che questa consapevolezza ci liberi! Se notiamo in noi una insicurezza tale che ci trattiene dal voler sentire altre verità o dei fatti scientifici per paura di perdere la fede o dall’altra parte ci sentiamo superiori e critici verso gli altri che non la pensano come noi su qualsiasi dottrina o pensiero…sfido tutti compreso me stesso a valutare bene le fondamenta della propria fede perché non sembra che sia fondata su Gesù.
Preghiera: Padre Celeste, grazie per averci liberato tramite gli insegnamenti el’esempio di Gesù. Prego che Tu possa sfidare i nostri cuori per aiutarci a ricalibrare i nostri cuori quando necessario e anche a deliziarci nella diversità e nel dialogo che si è formato in questa comunità di fede particolare. Non vedo l’ora di vedere ciò che ci aspetta nel futuro, nel nome di Gesù, amen.
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