“Poi mi mostrò il fiume puro dell’acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello” (Apocalisse 22:1). Gesù aveva menzionato che fiumi di acqua viva sarebbero sgorgati da Lui. Il profeta Ezechiele parlò anche di una visione d’acqua che fuoriusciva dal tempio bagnando il terreno e facendo prosperare la terra; i deserti sarebbero stati trasformati in giardini. L’acqua vivente in questo passo potrebbe essere tradotta anche come “acqua corrente”, acque in movimento che nel contesto di quei giorni era il significato che gli veniva attribuito. Le acque ferme diventano stagnanti. L’acqua corrente veniva considerata buona da bere. L’acqua dona vita e ci mantiene vivi. L’illustrazione dell’acqua viva è bellissima!
“Poi mi mostrò il fiume puro dell’acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. E in mezzo alla piazza della città e da una parte e dall’altra del fiume si trovava l’albero della vita, che fa dodici frutti e che porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni” (Apocalisse 22:1, 2).
E’ una città che è fusa con il giardino, sarà un luogo bello per chi ama la natura e anche per chi ama la città. E’ un albero particolare che è piantato da entrambi i lati del fiume, potrebbe trattarsi di una schiera di alberi che rappresentano l’albero della vita o un singolo albero enorme con delle radici che affondano da una parte e dall’altra, nessuno lo sa esattamente. L’albero della vita si trovava nel Giardino dell’Eden, era l’albero che donava la vita eterna a chi mangiasse dei suoi frutti. In Cielo potremmo focalizzarci sull’amore, sulle relazioni e sul lasciare che Dio sia il Giudice. Una cosa particolare che viene descritta in quest’ultimo verso è la parte in cui dice che le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni…le guerre, le lotte, la separazione delle nazioni, l’intolleranza raziale e nazionalista.
Le foglie simbolicamente portano guarigione avvolgendo la diversità dei popoli e promuovendo l’unità. La nostra identità non si trova nell’essere separati o nel ritenerci meglio degli altri o peggio degli altri o nel voler conquistare. Siamo tutti figli di Dio, la Bibbia dice che la guarigione sarebbe stata applicata alle nazioni, quindi esse non scompariranno. Le differenze culturali, non verranno uniformate ma ciò che non va verrà guarito e trasformato in qualcosa di positivo e meraviglioso.
“E qui non ci sarà alcuna maledizione;…” (Apocalisse 22:3).
Nel Giardino dell’Eden le cose si misero male. A tutt’oggi quella maledizione influenza molte aree della nostra vita come l’essere genitori, le nostre relazioni e tanto altro. Tutto il nostro mondo è stato degradato da questo maleficio che abbiamo attratto su di noi tramite il peccato. Se desiderassimo avere un’idea chiara di come sarà la nostra vita nell’aldilà, potremmo cercare di aprire gli occhi e guardarci intorno riflettendo: come sarebbe questo mondo senza la maledizione, un mondo dove tutto funziona come dovrebbe e dove non c’è l’influenza degradante del peccato?
Il Cielo sarà così, un paradiso restaurato.
Come nel Giardino dell’Eden, anche nell’altra vita ci sarà del lavoro significativo. Tanti vanno a lavorare solo perché hanno bisogno di entrate economiche. Pensiamoci bene, se non avessimo bisogno di denaro, come passeremmo il tempo? Quale tipo di lavoro avremmo sognato di fare da grandi? Se non avessimo delle limitazioni economiche e potessimo avverare i nostri sogni, cosa desidereremmo fare? Sono sicuro che si continuerà ad imparare.
Quale tipo di lavoro creativo avresti voluto svolgere? Il giorno in cui sarà possibile farlo arriverà!
Una delle mie canzoni natalizie preferite è “Joy to the World” (Isaac Watts, 1719). Lo scrittore del testo scelse delle parole che a me piacciono molto per descrivere la salvezza. Una delle strofe della canzone dice: “Non lasciate più crescere peccati e dolori, né che le spine infestino il terreno; Egli viene a donare la Sua benedizione così da allontanare il maleficio”.
Le spine non ci saranno più e le Sue benedizioni scorreranno come fiumi dove c’era il maleficio. Tutto sarà capovolto. Gesù è venuto e ci ha redento in modi meravigliosi. La vita, morte e risurrezione di Gesù ci hanno dato un piccolo anticipo di ciò che verrà. “La terra, i nostri corpi, gli animali, gli alberi e la materia hanno valore perché Dio ha creato il tutto ed ha intenzione che essi manifestino la Sua gloria” (Randy Alcorn, “Heaven in Christianity”).
Possiamo applicare questo concetto nelle nostre vite.
Domande e risposte:
Domanda: Come facciamo ad essere sicuri di avere la vita eterna? Dobbiamo confessarlo con la nostra bocca? Il confessare è inteso nel senso cattolico o no?
Risposta: ” In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (Giovanni 5:24). “Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia” (Giacomo 5:16). In questo passo la confessione è un’azione positiva che si fa tra i fratelli non per ottenere la salvezza. L’apostolo Giovanni ha detto che siamo salvi tramite la fede in Cristo e siamo passati dalla morte alla vita eterna, Gesù ha fatto questo per noi. La vita eterna ha avuto inizio già da adesso quindi possiamo essere rassicurati. L’apostolo Giacomo però ha detto che c’è valore nel confessare i nostri peccati l’uno all’altro non per essere salvi ma per ottenere un tipo di guarigione spirituale. In questo caso ritengo che sia una guarigione psicologica. Quando uno porta su di se il peso della condanna per sbagli commessi nel passato, spesso intralcia il nutrimento e guarigione che una buona comunicazione potrebbe comportare. Temere di aprirsi per paura di non essere amato più e chiuderci, ci nega la benedizione dell’incoraggiamento che potremmo ricevere dagli altri. Quando confessiamo i nostri sbagli e riceviamo preghiera e conforto da parte dei nostri fratelli, ciò può potenzialmente far iniziare il processo di guarigione in noi. Può essere un’esperienza bellissima e posso dire in prima persona che l’ho sperimentato insieme alla mia famiglia di fede diverse volte, l’ho testimoniato e ho anche ascoltato chi ha confessato i suoi sbagli a me. Quindi la confessione è qualcosa che facciamo per la nostra salute mentale, spirituale e psicologica e ci aiuta a collaborare insieme come famiglia. Notiamo che dice che dovremmo confessare i nostri sbagli gli uni agli altri e non ad un professionista della fede che intercederà con Dio per noi. Il passo si riferisce al parlare con i nostri fratelli e sorelle.
Domanda: Non pensi che la nozione di un Nuovo Cielo e di una Nuova Terra sia una sorta di reincarnazione?
Risposta: Direi di no. Il concetto della reincarnazione consiste in un ciclo di vite dove uno nasce, vive e muore diverse volte ed è qualcosa che la Bibbia non insegna. Secondo il concetto biblico ora stiamo vivendo la nostra unica vita e le profezie future ci danno uno sguardo su come continueremo a vivere nel futuro. Sarà un futuro molto simile al passato dove il mondo intero sarà rinnovato. Una frase che si applica molto a questo tema è la seguente: “Tutto è accaduto prima e tutto accadrà nuovamente” (citazione del film Battle Star Galactica).
Domanda: Perché è stato detto che i bambini piccoli saranno mandati in Cielo alla fine dei tempi? Siccome noi esseri umani pecchiamo a tutte l’età non lo comprendo.
Risposta: Conoscendo Gesù sappiamo che Lui giudicherà i nostri cuori. Quindi l’andare in Cielo o no non dipende da chi abbia peccato o no. Conoscere Gesù meglio ci aiuta a fidarci della Sua compassione per i bambini, per i neonati e perché no, anche per chi non ha mai sentito il Vangelo. Dio è a conoscenza delle decisioni che un essere umano farebbe se fosse a conoscenza della verità in Cristo. Dio sa tutto, è proprio Dio! Lui conosce la traiettoria di una vita e dove andrà a finire e perciò è in grado di valutare e giudicare come nessun altro. Nella Bibbia scopriamo che lo fece già con i santi dell’Antico Testamento, persone che non ebbero mai la possibilità in questa vita di sentire il Vangelo di Cristo o di accettarlo come il loro Salvatore personale e le Scritture dicono che sono salvi. Nel terzo capitolo di Romani l’apostolo Paolo accenna al fatto che Dio li salvò sapendo che l’evento della croce di Cristo sarebbe arrivato ed era a conoscenza delle intenzioni dei loro cuori.
Perciò possiamo concludere che Lui lo faccia anche con altre persone? Noi ci poniamo la domanda e tendiamo a pensare positivamente perché ci fidiamo di Lui. La nostra sicurezza si trova in Cristo perciò non possiamo affermare al 100% che i neonati andranno in Cielo perché troppo piccoli per accettare Gesù o che chi vive nell’altra parte del mondo e non ha sentito il Vangelo andrà all’inferno e cose del genere. Possiamo solo essere sicuri di Gesù e del Suo cuore misericordioso approfondendo la nostra conoscenza di Lui e così fidarci meglio sapendo che si prenderà cura di noi.
Conclusione:
“Perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio” (1 Pietro 1:23). L’apostolo Pietro diresse quelle parole ad un gruppo di credenti che avevano dedicato la loro vita a Cristo per assicurarli che fossero nati di nuovo. Se avessimo soltanto le parole di Gesù riguardo la rinascita, cioè sull’iniziare un percorso di vita nuovo e riorientato dove si potrebbe dimenticare del passato, si potrebbe ipotizzare che l’esperienza della rinascita si riferisse alla nostra risurrezione corporea e al Nuovo Cielo e alla Nuova Terra. Ciò che scopriamo però è che la Prima Chiesa non lo ha intrepretato in quel modo. Loro credevano che la vita eterna avesse avuto il suo inizio dal momento in cui si avesse avuto fede in Gesù. Il cambiamento fenomenale che accade all’essere umano non succede dopo la sua morte, ma quando egli cambia la traiettoria della sua vita mettendo la sua fede in Cristo. All’apparenza non sembra essere un evento drammatico ma tutto quanto cambia dal momento in cui si decide di dedicarsi a Gesù. Quindi è importante iniziare a vivere sin da ora con compassione e altruismo sapendo che Dio desidera che intraprendiamo quel percorso per l’eternità. Nella vita che verrà non ci sarà più bisogno di prendersi cura dei bisognosi o dei malati ma la compassione, l’amore, e l’altruismo che mettiamo in pratica su questa terra continuerà per sempre. Cerchiamo di metterlo in pratica nelle nostre chiese in casa, dando una mano ad altre associazioni benefiche della zona, aiutando le missioni e tanto altro.
Preghiera:
Padre Celeste, grazie per averci dato il privilegio di nascere di nuovo, di poter iniziare da capo ora con un nuovo cuore e una nuova traiettoria mettendoci in cammino verso l’eternità che Tu hai in serbo per noi. Ti ringraziamo per la purificazione radicale e per il perdono che ci offri se non consideriamo di aver vissuto bene finora. Grazie per averci dato la possibilità di iniziare da zero e di ripartire così che possiamo dichiarare che le vecchie cose sono passate e che le nuove sono già qui. Siamo delle nuove creature in Cristo. Ti ringrazio che possiamo avvicinarci alle persone attorno a noi che hanno bisogno di sentire il messaggio di Gesù e di ricevere cura e attenzione. Prego che possiamo diventare il tipo di famiglia di fede che Tu desideri. Grazie per il privilegio di poter collaborare insieme. Nel nome di Gesù,
amen.
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