Cominceremo questo studio con una citazione di Rhonda Byrne:
“Dovremmo riempire i nostri pensieri del bene che desideriamo. Ogni grande libro di genere religioso o filosofico e anche i leader più importanti compresi tutti i grandi avatar che hanno mai vissuto in questa terra ce lo consigliano. Vi incoraggio ad approfondire e a studiare i grandi personaggi, diversi dei quali sono stati presentati anche in questo libro. Dopo averlo fatto scoprirete che tutti avevano compreso una cosa: il segreto”.
(Estratto dal filmato “The Secret”).
L’invito del filmato ci ha ispirati a fare una ricerca approfondita sul nostro Leader, Gesù, per confrontarci su ciò che è stato affermato nel libro.
Lo scopo di questa serie di studi sul libro “The Secret” è quello di aiutare le persone a comprendere che c’è una scelta da fare tra due tipi di universi incompatibili con visioni del mondo in maniera opposta. Uno è l’universo di Gesù e l’altro quello del libro di “The Secret”.
Vorrei evidenziare ora, la parola “magia”. Per gran parte di noi questo termine evoca in noi immagini di intrattenimento e giochi di prestigio.
Nella Bibbia però le parole “magia” o “stregoneria” si utilizzano in riferimento a persone che cercano di attingere o di manipolare le forze soprannaturali per compiere il loro volere. Queste persone abbracciano una visione di mondo totalmente diversa dove la forza principale che regge tutto è impersonale e può essere manipolata trovandosi in un luogo sacro, utilizzando una formula, una pozione, l’incantesimo giusto, compiendo o facendo delle mosse giuste per ottenere ciò che si desideri.
La visione di mondo che ho appena descritto si sta infiltrando senza che ce ne rendiamo conto anche nella chiesa. Spesso noi cristiani diventiamo dipendenti dalla versione magica di cristianità come per chi non crede. Molti si mostrano desiderosi di scoprire la formula giusta di parole da dire in preghiera, per ottenere la risposta voluta da parte di Dio.
La magia attira molto. Rhonda Byrnes nel libro “The Secret” disse:
“Se siete alla ricerca di risposte o di guida riguardo a qualcosa nella vostra vita fate così: porgete la domanda, credete che la riceverete e poi aprite questo libro a caso. La vostra risposta si troverà scritta nelle pagine di dove avrete aperto il libro”.
Questa citazione mi lascia senza parole; non vorrei essere critico ma la verità è che si tratta di un consiglio piuttosto sciocco e poco maturo.
Per chi è nella fede da tempo, sa bene che questo concetto non ci è strano!!!
Conosco persone che mi hanno detto che pregano e poi aprono la loro Bibbia a caso con la speranza che Dio dia loro un versetto che contenga una risposta o un messaggio.
La Bibbia ci aiuta a scoprire il nostro luogo in questo mondo, a conoscere meglio il Dio con cui siamo in collaborazione e ci racconta tutta la storia di come Dio abbia operato e continua ad operare nella storia.
Le Scritture ci aiutano a conoscere meglio il cuore di Dio così che possiamo ricevere la Sua guida in ogni momento tramite l’intero consiglio contenuto in esse; non tramite un piccolo verso preso a caso fuori contesto. Prendere in considerazione il contesto di un versetto non consiste solo nel leggere il versetto prima e dopo, ma nel posizionarlo nel luogo giusto all’interno dell’intera narrativa delle Scritture.
Siccome l’Antico Testamento profetizza la venuta di Gesù sulla terra ed il Nuovo Testamento la racconta, si comprende che Gesù è il punto centrale delle Scritture.
Per cui ci si dovrebbe anche chiedere quando si analizza un versetto come questo, come si relazioni al contesto della nascita di Gesù, della Sua vita, dei Suoi insegnamenti, morte e risurrezione. Si impara dalla storia e dal cuore di Cristo che ci mostra il cuore del Padre e lì si trova la fonte della saggezza e della guida.
C’è anche chi dà un’interpretazione magica al passo che dice che “…la parola non ritornerà a vuoto senza avere compiuto ciò che Dio desidera…” (Isaia 55:11), e utilizza la Bibbia quando proclama il Vangelo citando o leggendo dei passi sperando che accada una specie di incantesimo e che chi ascolta si converta. Il vero Vangelo che ha il potere della salvezza è il messaggio metabolizzato e poi comunicato. Non consiste nel citare alcune parole “magiche”. L’apostolo Paolo ci ha dato esempio di una predicazione potente quando tradusse il messaggio, la verità, in greco senza aver mai citato dalle Scritture, (Atti 17).
Credere che la Bibbia faccia cadere le persone sotto un incantesimo e considerarla un libro magico è sbagliato.
“Non sto invecchiando ma ringiovanendo. Possiamo creare la nostra realtà tramite l’utilizzo della legge dell’attrazione” (Estratto dal libro “The Secret”).
Rhonda Byrnes disse che è possibile invertire il processo d’invecchiamento. Queste citazioni sono molto dirette e perciò ci sfidano a testarle.
«Quando si dichiara: “io sono…”, le parole che seguono evocano la creazione di ciò che si desidera essere con una forza potente. Questo perché si è dichiarato che ciò sia un fatto. Quando si afferma di essere questo o quello e si ritiene come un fatto compiuto, ciò rappresenta la forza divina nel mondo» (Rhonda Byrnes, “The Secret”).
“Or in quella città vi era da tempo un uomo di nome Simone, il quale esercitava le arti magiche e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un grande uomo. E tutti, dal maggiore al minore, gli davano ascolto, dicendo: «Costui è la grande potenza di Dio»” (Atti 8:9, 10).
I primi padri della chiesa della generazione dopo gli apostoli documentarono che Simone Magus era un mago famoso, non era un illusionista ma qualcuno che stava cercando di contattare e manipolare le forze spirituali dell’universo.
Simone dopo un incontro negativo con gli apostoli rimase amareggiato, perché credeva che la sua versione di cristianesimo fosse vera e continuò ad insegnare e a stabilire se stesso come leader ma sempre in opposizione a loro. I primi padri della chiesa ritenevano che Simone Magus abbia dato inizio alla genesi del primo gnosticismo cristiano.
Approfondiamo il modo in cui le persone che gli davano ascolto lo descrissero: «Costui è la grande potenza di Dio». In altre parole stavano dichiarando che fosse un’emanazione spirituale dell’energia e della forza divina in forma umana. Un elogio considerevole perché la folla rimaneva stupita dalle sue arti magiche.
“Quando però credettero a Filippo, che annunziava la buona novella delle cose concernenti il regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, uomini e donne si fecero battezzare” (Atti 8:12).
Il confronto tra la visione magica e quella del Vangelo fu resa evidente a tutti.
La Buona Novella del Regno è che esiste un Dio di natura personale che ci ama e desidera collaborare con noi. Lui ci insegna a sottomettere la nostra volontà alla Sua così che qualcosa di più grande di ciò che riusciamo ad immaginare o raggiungere possa essere ottenuta. Dio ci libera e ci salva dal peccato e dalla religiosità. È curioso che anche noi spesso consideriamo erroneamente che la religione sia magica come quando si pensa che si possano raggiungere od ottenere certe cose nel Regno spirituale tramite il seguire certi rituali, formule o nel fare certi pellegrinaggi.
“Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!»” (Matteo 11:28-30).
Gesù ci libera da tutti i pesi scambiandoli per il Suo giogo che è dolce è leggero e ci aiuta a riposare.
Tornando al testo che parla di Simone Magus, le persone ritenevano che fosse forte ma una volta che sentirono il Vangelo, la Buona Novella del Regno di Dio e il nome di Gesù Cristo si fecero battezzare.
Nello stesso modo quei molti che hanno letto il libro “The Secret” e lo hanno trovato potente potrebbero scoprire che il Vangelo lo sia molto di più.
“Anche Simone credette e, dopo essere stato battezzato, stava del continuo con Filippo; e, vedendo le potenti operazioni e i segni che erano fatti, ne rimaneva stupito” (Atti 8:13).
Non è chiaro se la conversione di Simone Magus fosse stata sincera all’inizio o se scelse di abbracciare la nuova via per non perdere la sua popolarità. Notiamo però che il suo focus restava sull’utilizzo del potere divino da parte degli apostoli. Lui voleva scoprire come fossero in grado di compiere dei miracoli ancora più potenti dei suoi e desiderava imparare a farli anche lui. Durante un evento denominato dai teologi come la pentecoste samaritana descritto nei passi seguenti, gli apostoli andarono in Samaria a predicare il Vangelo e pregarono per le persone che ricevettero lo Spirito Santo. Questo evento fu importante perché gli ebrei e i samaritani erano nemici, quindi il testimoniare come Dio stesse creando una famiglia di fede globale multietnica e multiculturale ebbe un grande impatto sulla Prima Chiesa. È interessante notare come i samaritani non ricevettero lo Spirito Santo tramite il credere ma tramite l’imposizione delle mani degli apostoli stessi, essi dovettero pregare per i loro nemici e benedirli di persona. (Atti 8:14-17).
Chi ricevette lo Spirito Santo in quell’occasione parlò in lingue. Il parlare in lingue fu un miracolo notevole perché fu l’annullamento della torre di Babele. Dio nell’Antico Testamento divise le persone tramite il linguaggio e nel libro degli Atti si testimonia la riunione del mondo, tramite lo stesso mezzo. Lo Spirito Santo si manifestò chiamando tutti ad un nuovo modo di vivere dove non c’era differenza tra ebrei e gentili.
Dopo questi fatti leggiamo: “Or Simone, vedendo che per l’imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro, dicendo: «Date anche a me questo potere, affinché colui sul quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo». Ma Pietro gli disse: «Vada il tuo denaro in perdizione con te, perché tu hai pensato di poter acquistare il dono di Dio col denaro. Tu non hai parte né sorte alcuna in questo, perché il tuo cuore non è diritto davanti a Dio. Ravvediti dunque da questa tua malvagità e prega Dio che, se è possibile, ti sia perdonato il pensiero del tuo cuore. Poiché io ti vedo essere nel fiele di amarezza e nei legami d’iniquità» (Atti 8:18-23).
Agli arbori del movimento di Gesù gli apostoli hanno dovuto subito decidere quali fili di pensiero includere o rifiutare. La magia come evidenziato dalle parole dell’apostolo Pietro fu rifiutata. Anche noi siamo incoraggiati a prendere posizione riguardo queste cose e ad essere in guardia. Non si tratta di valutare due diverse visioni di mondo eque, ma in contrapposizione. Ritengo che la visione della realtà del Vangelo sia molto più soddisfacente, rinfrescante e sensata. Se Dio è davvero grande e desidera compiere la Sua volontà in collaborazione con la nostra, il cercare di manipolare la Sua potenza, l’universo che ci circonda, la natura e tutto quanto potrebbe essere paragonato al voler spingere Dio a camminare dove vogliamo noi, facendo degli sforzi inutili. Dio desidera mostrarci quanto più grande sia il tutto, un’infinità di cose meravigliose delle quali non siamo consapevoli.
Vorrei che tutti potessero avere una comprensione di chi siamo dal punto di vista biblico per poterlo paragonare con il punto di vista proposto dal libro “The Secret”.
Spesso chi predica urlando e sbattendo la Bibbia tende ad identificare l’essere umano, come un peccatore. Molti teologi e gli ebrei argomentano che chi si esprime in quel modo stia ignorando il vero principio di tutto. Nel primo capitolo della Genesi viene spiegato che l’essenza della nostra identità è che siamo dei gloriosi portatori dell’immagine di Dio. Siamo dei portatori dell’immagine e somiglianza di Dio. Lui ci ha creati e desidera essere in partnership con noi, per cui anche noi dovremmo collaborare con altri esseri umani. Da questo possiamo imparare due cose importanti, la prima è che siamo gloriose creature di infinito valore. La seconda è che non siamo Dio.
Esiste una chiara distinzione tra il Creatore e la creazione, nel racconto della Genesi. Non siamo Dio, non ci siamo creati da soli e non siamo esistiti per l’eternità. Esistiamo grazie al nostro Creatore e siamo stati infusi di grande valore e meraviglia. È un inizio spettacolare! D’altra parte è altrettanto vero secondo le Scritture che siamo caduti, ci siamo ribellati, abbiamo peccato e siamo dei portatori di una malattia spirituale che ha bisogno di una cura. Siamo dei portatori imperfetti e rotti dell’immagine di Dio consapevoli che la nostra imperfezione non è la partenza della nostra identità. Quindi il nostro valore è alto nonostante le nostre imperfezioni. Gesù guarisce le nostre malattie e ci mette a posto.
La nostra rottura è causata dai nostri peccati e dalla nostra ribellione, perché non riusciamo a comprendere che sia sbagliato bramare ciò che sarebbe meglio non avere. Nel terzo capitolo della Genesi scopriamo che Satana, il tentatore, il serpente, ingannò Eva. Vorrei chiarire che il fatto che il serpente l’abbia ingannata non significa che lei abbia più colpa in confronto ad Adamo perché entrambi scelsero insieme di peccare.
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