The Secret – Il Segreto” di Rhonda Byrne è un best seller sul filone dell’auto-aiuto basato sul documentario “The Secret”. L’opera, propone la filosofia esistenziale di alcuni filosofi, manager, formatori e scrittori motivazionali anglosassoni di successo, per lo più statunitensi. Il nucleo centrale della filosofia divulgata, ovvero del “segreto”, consiste nella cosiddetta “legge di attrazione” secondo la quale ogni essere umano può agire come un magnete in grado di attirare a sé tutte le situazioni e le cose materiali che pensa con sufficiente intensità secondo il principio riassunto dal motto “chiedi-credi-ricevi”.

L’opera ha riscontrato successo nella cultura occidentale. L’informazione contenuta nel libro viene considerata scottante anzitutto perché sia il filmato che la parte scritta sono stati fatti in modo eccellente da persone piene di entusiasmo. Il marketing gnostico di questo prodotto è stato fatto a pennello per la cultura occidentale. La nostra società è sintonizzata proprio su quel filo di pensiero, per chi non è al corrente di cosa intendo con marketing gnostico vorrei spiegare che lo gnosticismo comprende tanti aspetti ma il punto che si applica alla nostra discussione è che lo gnosticismo promuove il mistero, la segretezza, i puzzle da risolvere. Secondo quel punto di vista la verità è enigmatica e vela sempre un mistero, perciò deve essere approcciata come un puzzle. Ciò significa che esistono degli individui che hanno più conoscenza di altri e invitano chi vuole, a fare un percorso e ad unirsi al cerchio. All’interno della cultura gnostica le persone che si esprimono in modo diretto e chiaro sulla realtà vengono considerate poco interessanti.

Il titolo stesso “Il segreto” è un esempio palese di marketing gnostico perché il segreto non è altro che la legge di attrazione. Ricordiamo che chiamarlo “Il segreto” è stata una scelta arbitraria. Se avessero scelto di intitolarlo “L’affascinante potere della legge dell’attrazione” sarebbe stato un titolo noioso. Invece se avessero scelto di chiamarlo “Il potere del pensiero positivo” il titolo avrebbe rivelato il contenuto. Al pubblico viene detto che il “segreto” può essere rivelato solo acquistando il video e il libro ed è stata un’idea di marketing geniale. Un altro motivo per il quale ritengo che abbia tanta popolarità è che il tema principale è il proprio benessere e come modellare la propria vita ai propri desideri. Ora riflettiamo per qualche istante; ciò appena detto, rappresenta una posizione matura dal punto di vista psicologico, spirituale, relazionale e sociologico? È sano desiderare di leggere, studiare e investire il proprio tempo unicamente su ciò che riguarda noi stessi o è solo una fase che dovremmo vivere per poi superare?

Il motivo per il quale abbiamo scelto di discutere e parlare di questo libro è perché afferma che sia stato basato in parte sugli insegnamenti di Cristo. Nel filmato non viene detto in modo diretto ma nell’opera scritta Gesù viene citato. Noi ci troviamo spesso in comunità per cercare di ricalibrare la nostra vita attorno agli insegnamenti di Gesù e perciò consideriamo che queste affermazioni, siano un invito al dialogo. Questo studio rappresenta una buona opportunità per approfondire questi aspetti e vedere se abbiamo mancato qualcosa nei Suoi insegnamenti.

È nostra convinzione che Gesù abbia raffigurato un quadro entusiasmante, strabiliante e sorprendente dell’universo in cui viviamo. Penso anche che quando si parla di una forza misteriosa come nel caso del “Il Segreto” ciò ha il potenziale di svegliare il desiderio spirituale di voler sapere di più e ciò potrebbe generare ed incoraggiare le persone a dare inizio a degli interessanti dialoghi, su temi spirituali. È un’opportunità bellissima!

Invece di considerare questo libro come qualcosa di negativo che stia prendendo il sopravvento nel mondo solo perché ciò che dice non è esattamente come la pensiamo noi; dovremmo vederlo come qualcosa di positivo, che ci aiuta a dialogare con gli altri. In realtà se le persone hanno dato inizio ad un percorso spirituale ed hanno fame di saperne di più, potremmo aiutarli a comprendere meglio gli insegnamenti di Gesù approfondendo i temi di loro interesse. Chi legge “Il Segreto” dimostra di avere quella “fame spirituale”.

La schiera di personaggi che parteciparono al progetto “Il Segreto” e che furono intervistati unificarono il loro linguaggio. Rhonda Byrne fece un lavoro eccezionale nel riuscire a trovare degli individui che insegnassero dei concetti simili ma che si esprimessero in modo diverso proponendo loro di unirsi allineando con sintonia le loro espressioni, cercando di presentare un progetto insieme. Di seguito ho incluso l’introduzione di Bob Proctor di “Il Segreto”.

Bob Proctor: “Il Segreto” è la legge dell’attrazione. Ogni cosa che si presenta nelle nostre vite rappresenta ciò che ognuno di noi attrae verso di sé. L’attrazione avviene a causa delle immagini che abbiamo raffigurato nelle nostre menti; si tratta di ciò che pensiamo. Ciò che avviene nelle nostre menti viene poi attratto da noi”.

(Fine della introduzione di Bob Proctor)

“Il Segreto” è la legge dell’attrazione. Si tratta di una legge, non di un principio generico come è stato spiegato nel filmato. Secondo loro è qualcosa che accade ogni volta, senza se ne ma, è una legge dell’universo che è sicura tanto quanto la legge della gravità. Ciò che pensiamo, le immagini mentali che conserviamo, come permettiamo che influenzino le nostre emozioni e le nostre esperienze sono un fattore importante perché si inizierà ad attrarle. Il libro dice che quando si impara questo principio, si può iniziare a creare il nostro ambiente e le nostre circostanze. La parte negativa di tutto ciò è che se fosse vero che ciò che pensiamo creasse le circostanze della nostra vita allora si potrebbe dedurre che chi vive nelle circostanze negative sia per causa dei propri pensieri. La legge dell’attrazione funziona in questo modo: se si pensasse a ciò che si desidererebbe, focalizzandone tutta l’attenzione, la legge dell’attrazione provvederebbe, ogni volta.

Secondo il libro, la legge dell’attrazione funziona sempre, è una legge, perciò uno può attirare verso di se dei beni materiali, dei soldi o delle relazioni e perfino riuscire ad attrarre la persona che uno vuole alla sua vita, senza fallire. Nell’opera viene spiegato un processo specifico di tre fasi per applicare la legge dell’attrazione nei migliori dei modi.

a) Chiedere. Si deve comunicare la richiesta all’universo. Nel libro “l’universo” è la forza a cui ci si rivolge e non a Dio.

b) Credere. Si crede ferventemente che si riceverà una risposta positiva alla propria richiesta. Quindi ciò che si chiede di sicuro avverrà.

c) Ricevere. Si crede in modo talmente intenso che all’inizio si “riceve” a livello emotivo; si comincia a vivere come se si avesse già ciò che si è chiesto; si inizia a ridirigere la propria vita intorno uno stile di vita che prende come realtà il fatto di avere già ciò che si è chiesto.

Alcuni di questi principi si possono trovare negli insegnamenti di Gesù ed altri sono stati modellati da altri insegnanti cristiani. Molti di noi abbiamo cercato di resistere a gran parte della dottrina abbracciata da altri credenti chiamata la dottrina della prosperità, già da decenni. È nostra convinzione che nel nome di Cristo si siano manipolati i Suoi insegnamenti guidando le persone a percorrere una via lontana dalle verità scritturali. Perciò desideriamo che le persone possano venire a conoscenza della verità completa, smascherando il fatto che non funziona proprio così, perché ciò non era quello che Gesù insegnava. In un certo senso apprezziamo il fatto che la chiesa stia maturando e che si stia comprendendo che Dio non è un distributore automatico che esiste solo per darci ciò che desideriamo. C’è molto di più. La sofferenza può trasformarsi in crescita spirituale, emotiva, intellettuale e relazionale. Dovremmo abbracciare i diversi aspetti e fasi della vita, lo consideriamo come un processo di maturità. Per noi è molto strano vedere come il mondo stia abbracciando il concetto della teologia della prosperità… è da tanto che la conosciamo e da tanto anche, che l’abbiamo rifiutata. Gli insegnanti che promuovono la dottrina della prosperità basano i loro principi negli stessi del libro “Il Segreto” estrapolati dagli insegnamenti di Gesù.

“Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: “Spostati e gettati nel mare”, e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque cosa dirà, gli sarà concesso. Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete” (Marco 11: 23, 24).

Un insegnamento piuttosto diretto, in altre parole, se c’è una montagna di ostacoli e noi chiediamo che sia gettata nel mare se lo chiediamo e lo crediamo davvero, possiamo riceverlo. La “montagna” rappresenta per caso i nostri debiti, il nostro ex, il non avere la macchina che desideriamo, si tratta di quel tipo di montagna? A questo punto sono intrigato ed allo stesso tempo cauto riguardo “Il Segreto” perché da una parte hanno affermato di aver basato almeno parte dei loro insegnamenti su Gesù ma vedo che tante cose importanti sono state prese palesemente fuori contesto. Ritengo che sia giusto far sapere alle persone ciò che Gesù intendeva veramente perché più avanti lo rese chiaro. Gesù dopo aver detto di chiedere, credere e ricevere disse: “E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati” (Matteo 11:25). Dal punto di vista di Cristo, l’enfasi dei Suoi insegnamenti sono stati sempre le relazioni, non il materialismo ma la nostra connessione sia con Dio che con gli altri. Gesù intendeva la “montagna” in questi termini, se ci aggrappiamo all’amarezza e non perdoniamo nei nostri cuori; quando si prega per il perdono di Dio ma non si è disposti ad offrire il perdono e la riconciliazione agli altri; se il nostro unico interesse consiste nel pensare a noi stessi, nel nostro proprio essere spirituale ma non lo applichiamo cercando di essere dei pacificatori nelle relazioni che abbiamo con gli altri.

Se non ci rendiamo umili abbastanza e non chiediamo perdono agli altri o non li perdoniamo se ci hanno fatto del male, se per caso ci siamo aggrappati a quella montagna nei nostri cuori, abbiamo bisogno di lasciarla andare. Dovremmo piuttosto cercare di comprendere ciò che significhi avere una spiritualità verticale con il nostro Creatore e allo stesso tempo una relazione orizzontale con gli altri. Entrambe azioni fondamentali. Si comprende la propria spiritualità in relazione con le altre persone. La montagna di amarezza e il non perdono che si porta nel cuore è qualcosa che abbiamo bisogno di lasciare andare. Quando decidiamo di lasciarla andare e risolviamo di allontanarla da noi e crediamo che Dio ci dia il potere per fare quel passo, possiamo riceverlo e siamo purificati dai nostri peccati lasciando andare la colpa e il peso dell’amarezza che abbiamo verso gli altri. Questa è una verità relazionale strabiliante. Se messo in pratica nei matrimoni e nelle relazioni rotte, si scopre che la riconciliazione potrà essere possibile; le coppie che già vanno bene possono migliorare diventando più autentici e reali gli uni con gli altri. Questo principio non ha niente a che vedere con la prosperità materiale, la “montagna” è dentro di noi, e Gesù ci sfida a sbarazzarci di essa.

Direi che “Il Segreto” contiene un’ottima psicologia e una cattiva teologia. Penso che entrambi aspetti possano essere apprezzati e sfidati. Ritengo che a livello psicologico “Il Segreto” contenga degli ottimi consigli che potrebbero aiutare molti. Per esempio, il principio del potere creativo del ringraziamento è stupendo. L’opera pone la sfida di aggrapparsi ad una disposizione positiva del mondo che tra l’altro è un insegnamento importante contenuto nella Bibbia. Credo che possa avere un effetto trasformativo nelle psiche e negli atteggiamenti delle persone per il meglio.