Domande e risposte

:Domanda: In Genesi 1:26 Dio utilizza il termine “nostra” quando crea l’umanità. Cosa significa, con chi stava parlando, chi è il “noi” in questo passo?

Risposta: riguardo la natura relazionale di Dio, ne abbiamo parlato altre volte, dicendo che l’amore è un concetto relazionale; dichiarare che Dio sia amore è sostenere che Lui abbia una natura relazionale. Dio è in relazione con se stesso, Padre, Figlio e Spirito Santo come rivelato dalle Scritture. La pienezza della forza creativa. “Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza…” (Genesi 1:26). Siamo frutto di un’amore relazionale. Dio crea, lo Spirito Santo aleggia, la Parola viene parlata e diviene. La Parola che Dio pronunciava nella creazione era Gesù, la forza creativa di tutto.

Domanda: Nella Bibbia quando utilizzavano il termine “seme” di solito veniva associato a uomini come Abramo, Onan e tanti altri. Come mai il libro della Genesi associa il “seme” ad Eva e non ad Adamo? Come mai parla del seme della donna e non di Adamo?

Risposta: E’ interessante che la profezia abbia detto “il seme della donna”. Diversi commentatori della Bibbia hanno espresso che questo concetto ruppe il protocollo ebraico. Di solito nella cultura ebraica il seme dell’uomo era ciò che produceva un bambino maschio. Mi piace pensare che si trattasse di un passo “femminista” da parte di Dio, Lui ruppe con il protocollo culturale di quell’epoca. Ricordiamo che fu la donna ad avere un incontro diretto con il serpente e ad essere ingannata e conseguentemente a fallire. La profezia fu data alla donna per rassicurarla che tramite la sua stirpe la redenzione sarebbe venuta. Ciò fu di grande incoraggiamento per Eva, fu colei che fu manipolata direttamente da Satana e così Dio la incoraggiò dicendo che sarebbe stata lei a portare il seme che avrebbe sconfitto il male. Ricordiamo che Gesù non è stato il frutto del seme di nessun uomo quindi abbiamo un altro motivo per notare che qualcosa è stato messo in evidenza quando è stato detto “il seme della donna”, dato che Gesù non è stato frutto di nessun essere umano maschio, quindi la stranezza di Genesi 3:15 rafforza la comprensione del Nuovo Testamento del Vangelo. Genesi 3:15 è uno dei passi dottrinali più potenti e completi contenuti nell’Antico Testamento riguardo il Vangelo.

Cerchiamo di trovare Gesù in tutte le storie della Bibbia. Quando ci troviamo a leggere qualsiasi parte dell’Antico Testamento cerchiamo di collegarle al Nuovo Testamento ed al Vangelo. Sono cresciuto in un ambiente pentecostale e il pastore della chiesa che frequentavo era in grado di preparare una predica basandosi su qualsiasi parte della Bibbia. A lui piaceva basare le sue prediche spesso sull’Antico Testamento e poi le collegava a Gesù. Mi ricordo bene di pensare come mai lui finisse sempre con Gesù quando il sermone era stato basato su un personaggio biblico dell’Antico Testamento. Ricordo di aver pensato che stesse barando cercando di far incastrare Gesù nella predica a tutti costi perché siamo cristiani. Crescendo però, realizzai che stesse leggendo le Scritture vedendo realmente in esse, sempre Gesù. Tutto ha inizio in Gesù, Lui ha creato il mondo ed è il centro di tutta la storia, tutto gira attorno Lui. Perciò quando leggiamo le Scritture e non riusciamo a comprendere in quali modi esse siano collegate a Gesù, dovremmo essere pazienti e ricordare che tutto è collegato a Lui. Se non lo notiamo ciò dimostra che abbiamo tanto da imparare. Se riuscissimo a notare qualche collegamento nelle Scritture a Cristo allora è molto probabile che abbiamo ragione. Ciò è il modo in cui leggiamo le Scritture e come guardiamo tutta la vita. Cerchiamo di notare Gesù nel mondo intorno a noi. Quando ci troveremo a fare delle cose cerchiamo di collegare le nostre esperienze a Gesù, Lui è il nostro Creatore, Sostenitore e ad ogni momento ci riempie e ci attira a Se stesso. Lui è la vita ed energia dell’intero universo. Gesù è quello! E’ incredibile!!

Prendiamo dieci secondi ora per lasciare che le nostre menti prendano consapevolezza della vita; del fatto che possiamo respirare e sentire dei rumori, del fatto che possiamo sentire i nostri capelli e la nostra pelle. Il fatto che possiamo sederci. C’è un mondo attorno a noi fantastico, prendiamo consapevolezza della forza che ci dà vita e che ci ha dato origine, ciò è Gesù. Quell’energia piena di vita, il lavare i piedi, l’altruismo e l’amore pieno di misericordia e perdono…cambia tutto! L’apostolo Paolo disse riguardo lo schiacciare la testa del serpente: “Ora il Dio della pace schiaccerà presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen” (Romani 16:20). Gesù sconfisse il male tramite la croce ma c’è ancora del lavoro da fare. Satana è un manipolatore ed ingannatore che un giorno incontrerà la sua fine. Il Dio della pace un giorno schiaccerà la sua testa sotto i nostri piedi. Dio desidera finire il lavoro tramite la chiesa. Dio ha il potere di poter distruggere il serpente da solo ma desidera che la chiesa lo faccia. Dio è il Dio della pace ma è interessante che ci incoraggi a commettere un atto violento. La testa del serpente rappresenta il male, la divisione, la corruzione del peccato tutte cose che un giorno verranno schiacciate mentre seguiamo il Dio della pace che ha a cuore la riconciliazione, il perdono e la misericordia. Nelle nostre relazioni Gesù è un Dio di pace che ci aiuta a relazionarci l’uno con l’altro. E’ così che rifiutiamo Satana e schiacciamo la sua testa. Abbiamo tanto da fare. Gesù ha schiacciato la testa del serpente tramite la croce e la chiesa è stata chiamata a collaborare con Cristo e a finire l’opera in modi pratici. In quale modo stiamo sconfiggendo le tenebre tramite l’amore che si sacrifica? Prendiamo un momento per pensare alle nostre relazioni. Perdonare quando avremmo preferito giudicare sarebbe la cosa giusta da fare. Resistiamo il trend culturale di agire male dicendo: “Come ti permetti?” “Non posso credere che lui…!” “Come mai quella persona è così?”. Diciamo no a quelle reazioni, diciamo no al giudizio, alla condanna, alla separazione delle persone che non ci piacciono. Mentre seguiamo il Dio della pace che ci incammina verso la riconciliazione con gli altri è così che schiacciamo la testa del serpente. Pensiamo alle relazioni nella nostra vita dove siamo tentati ad accarezzare il serpente pensando che tutto giri attorno a noi. Forse dovremmo chiedere a Dio di aiutarci a respirare la vita di Cristo, ad inalare la Sua atmosfera e poi a spanderla sul mondo attorno a noi così che possiamo diventare dei facitori di pace come Gesù ci ha chiamato. Preghiera: Padre Celeste, Dio della pace, chiediamo che lo Spirito di Cristo ci riempia e ci illumini così che possiamo vedere chiaramente quelle aree della nostra vita dove ci accontentiamo di vivere un cristianesimo piatto. Un livello dove non siamo dedicati pienamente alle vie di Gesù. Aiutaci a prendere consapevolezza e ad avere il coraggio di rispondere e migliorare in quelle aree della nostra vita dimostrando misericordia, perdonando e non giudicando gli altri. Aiutaci ad imparare a servire, amare, pregare per e a pronunciare delle benedizioni sui nostri nemici. Aiutaci a vivere in amore come Gesù. Nel nome di Gesù, amen.