Cosa sta accadendo in questo mondo? Per molti questa vita è un incubo. Ci sono un miliardo di persone che soffrono la fame e che non sanno da dove arriverà il loro prossimo pasto. Ogni giorno 30.000 bambini muoiono di malnutrizione o da malattie derivanti dalla mancanza di cibo. Migliaia di persone soffrono di malattie terribili come il colera, la tubercolosi o l’ebola. Centinaia di migliaia di genitori hanno perso traccia dei loro figli e non sanno dove sono e vivono con il pensiero angosciante delle cose terribili che essi stiano soffrendo a seguito del loro rapimento. Tanti in questo momento, stanno salutando i loro cari per l’ultima volta prima di perderli, dopo aver assistito alla loro sofferenza nel percorso devastante del cancro. Moltissimi altri, non hanno potuto andare a trovare per sostenere i propri amati negli ospedali, non potendo neanche fornire loro, un dignitoso seppellimento dovuto alla pandemia Covid 19. E’ calcolato che ogni minuto una persona si suicidi nel mondo e un numero ancora più alto lo sta pensando, ora. Questo è il concreto tormento, per gran parte degli abitanti del nostro pianeta.

Discutere apertamente i temi della sofferenza e del male è molto salutare perché se non stiamo attenti potremmo finire per incolpare Dio per tutto ciò. Dio è il Creatore, questo mondo gli appartiene, Lui è potente perciò potrebbe fermare tutto il male se lo volesse, quindi se non lo fa è perché Lui lo permette; perciò si potrebbe concludere che tutto faccia parte della Sua volontà. La conseguenza di questa visione è che quando ci troviamo coinvolti un incidente stradale, in una catastrofe naturale come una slavina, uno tsunami o un terremoto, oppure a qualcuno gli viene diagnosticata una malattia grave si sente dire: “Dio è Dio e il Suo volere è il Suo volere…” , “le Sue vie non sono le nostre…”, “le Sue vie sono misteriose e dobbiamo accettarle…” e via dicendo. Quindi la volontà di Dio viene aggiunta a tutti questi incubi. Covare quel tipo di pensieri nella mente, alla fine inquina totalmente il ritratto che abbiamo di Dio. Se la volontà di Dio fosse che accadano tragedie come rapine, stupri, abusi minorili, allora Dio sarebbe più simile ad Al Capone che a Gesù. Dio è amore ma se Lui permette che i bambini vengano torturati, che si verifichino olocausti od eventi del genere, l’amore non avrebbe nulla a che vedere con quelle terribili situazioni. Posso allora capire gli atei, se questa fosse l’immagine di Dio che gli venisse presentata, chi tra loro avesse un’integrità morale, si sentirebbe responsabile (moralmente) di non credere in quel tipo di Dio. Un Dio che gioca con noi per divertirsi.

Una delle parabole di Gesù riguardo al Regno di Dio dice: “«Il regno dei cieli è simile a un uomo, che seminò buon seme nel suo campo. Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al grano, e se ne andò. Quando poi il grano germogliò e mise frutto, apparve anche la zizzania. E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: “Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?”. Ed egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo””. (Matteo 13:24-28). “Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10 .

Molti cristiani credono in Dio e sono dedicati a seguire Gesù ma altri mancano di passione, non sono così eccitati nel seguirLo o di vivere una vita controcultura. Il motivo per cui si sentono così poco coinvolti in Cristo, molto spesso, è a causa della cattiva influenza del pensiero che ha distorto la loro immagine di Dio. La bellezza della nostra vita non dovrebbe mai superare la bellezza del ritratto di Dio. La visione che abbiamo di Dio influenzerà la nostra passione verso di Lui. Se l’immagine di Dio che abbiamo in mente è quella di un Dio stile Al Capone allora potremmo temerlo ma difficilmente essere appassionati di Lui. La cosa più importante che potremmo mai fare nella nostra vita, è comprendere bene che Dio ha il meraviglioso aspetto di Gesù Cristo. Dio è il Dio che si è rivelato in modo decisivo, definitivo e finale nella persona di Gesù. La Sua figura non ha nulla a che fare con l’immagine di un tiranno machiavellico, torturatore, sado-masochista; Lui è Dio rivelato nella persona di Gesù. Questo è uno dei miei passi preferiti: ” Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo. Egli, che è lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza…” (Ebrei 1:1-3). Nel greco originale il termine tradotto come “impronta” è “carattere”; quindi il carattere di Dio fu rivelato a noi attraverso Suo Figlio. Questo è il carattere della Sua essenza (hupostasis in greco originale). “…e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza” (Ebrei 1:3). Ci sono delle rivelazioni passate ed esse ci hanno svelato alcune cose riguardo a Dio ma in contrasto ad esse c’è la manifestazione di Gesù, il Figlio che è lo splendore della gloria di Dio. Gesù è e ci dimostra l’esatto carattere di Dio, è la Sua fedele rappresentazione che significa che i ritratti di Dio dell’Antico Testamento erano soltanto delle approssimazioni. Il Figlio ci rivelò il vero hupostasis di Dio, la vera essenza, sostanza e cuore di Dio. Le rivelazioni passate erano limitate. Solo in Gesù possiamo scoprire e conoscere il vero carattere di Dio in profondità. “Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù gli disse: «Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: “Mostraci il Padre”? (Giovanni 14:8, 9). Se desiderassimo conoscere come è Dio esattamente dovremmo” fissare i nostri occhi su Gesù, l’Autore e compitore della nostra fede” (Ebrei 12:2). Non dovremmo cercare il Padre altrove o pensare che sia la causa degli tsunami o della leucemia di un bambino. Perciò, ribadisco, teniamo gli occhi fissi su Gesù perché Dio è come Lui. Dio come ci ha dimostrato tramite Gesù è al servizio dei poveri, va alla ricerca di coloro che sono persi, accoglie chi non è gradito, ama chi non se lo merita, abbraccia i peggiori dei peccatori e coloro che sono i più giudicati dalla società. Dio ha l’aspetto di Gesù, di Colui che è morto sulla croce per le persone che lo hanno crocifisso; Colui che con il Suo ultimo respiro ha chiesto al Padre di perdonarli perché non sapevano cosa stessero facendo. Il Suo cuore è pieno di perdono, desidera abbracciarci e promuovere la riconciliazione. Lui è sempre buono e pieno d’amore e grazia. Il Suo amore è agape, altruista. Lui è la giustizia e la misericordia perfetta. La Sua immagine è ben lontana da quella del Dio giustiziere.

Se Dio è così buono allora come mai il mondo che Lui ha creato è un tale incubo? Per una grande percentuale di questo pianeta, questa è la loro tangibilità. “Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10). Gesù è venuto per dare vita, infatti Dio ci ha creati per averla in abbondanza. Il termine “abbondanza” nel greco originale è “perisson” e significa “superlativo”, “stravagante” o “estremo” “al massimo”. Dio desidera che viviamo una vita abbondante e piena, non che riusciamo a malapena a sopravvivere. Una vita che gioisce! La verità è che Dio ci ha creati e Gesù ci ha salvati così che possiamo avere la Sua vita, Dio desidera dare Se stesso a noi. Lui ha voluto prendere la Sua vita perfetta, il Suo amore trino perfetto, la vita che è eternamente gioiosa, in pace e amorevole scegliendo di donarcela e di condividere Se stesso con noi. Questo è ciò che fece quando diventò umano riversando poi, il Suo Spirito. Dio è dalla parte della vita, dell’abbondanza, dell’eccesso e desidera che viviamo in pieno. Ricordiamo che quando guardiamo Gesù stiamo guardando il cuore di Dio.

La domanda che scaturisce subito dopo questo discorso è: come mai i cristiani non sono ripieni di questa vita abbondante? Come mai c’è morte, tortura e sofferenza ovunque si guardi? La risposta che Gesù ci dà è che Dio è per la vita ma che esiste un ladro. Questo ladro è interessato soltanto a rubare, ad uccidere e a distruggere la vita; tutto ciò che è bello, puro e buono. Questo personaggio è Satana. Non trovo un modo coerente di riconciliare l’incubo di una tragedia come il dolore di un genitore che deve osservare il suo bambino morire di una malattia terminale, senza prendere sul serio gli insegnamenti biblici su Satana. La Bibbia ci racconta che non fu creato malvagio o ladro perché Dio non crea il male, Satana e tutti gli angeli furono creati come esseri buoni.

La libera scelta fu data anche agli esseri angelici perché lo scopo di tutto è sempre l’amore e l’amore genuino non può esistere senza scelta; l’amore programmato non è amore genuino. La libera scelta comporta dei rischi. Secondo la tradizione della chiesa fondata sul capitolo quattordici del libro di Isaia nella Bibbia, il nome di Satana prima della caduta dell’uomo e della ribellione, era Lucifero in latino significa “portatore di luce” e in greco “stella del mattino” (lux (luce) e ferre (portar) – che deriva a sua volta dal greco “phosphoros” (phos=luce e phero=portare) da cui ne prende la traduzione etimologica). Lucifero era un angelo risplendente. Da quello che possiamo discernere dalle Scritture, Lucifero aveva anche grande autorità nel cosmo.

Noi esseri umani, abbiamo la responsabilità di riflettere il carattere di Dio su questa terra che Dio ci ha affidato. Dovremmo riflettere il volere di Dio sulla terra come in cielo, verso gli altri, verso gli animali e verso il creato. Lo stesso si applica agli esseri angelici ma ad un livello cosmico. Lucifero aveva più autorità degli altri angeli e se avesse utilizzato la sua libera scelta allineandola alla volontà di Dio, collaborando a portare vita in abbondanza, sarebbe stato davvero eccezionale. Invece scelse di ribellarsi e una moltitudine di angeli lo seguì; in quel momento l’angelo che risplendeva divenne Satana che significa “avversario”. Ora invece di adoperarsi per portare vita in abbondanza lui utilizza la sua autorità per rubare, uccidere e distruggere. Satana è conosciuto come l’artefice del male.