La storia dell’inizio del movimento anabattista ci motiva a prendere gli insegnamenti di Gesù sul serio. Il corpo di noi credenti ha bisogno di essere svegliato e direi ora, più che mai. Questa è una serie di studi mirata a persone di fede, che ci aiuta a riflettere se stiamo veramente seguendo Gesù o meno. La Riforma e la seguente Riforma Radicale accaddero nel sedicesimo secolo. I radicali della Riforma o anabattisti avevano una fede molto salda e radicata in Cristo; essi credevano che la fede sarebbe dovuta essere una scelta personale; un concetto nuovo per quei tempi. Dall’era dell’imperatore Costantino in poi, il cristianesimo era diventato la religione di stato e si riteneva che il luogo di nascita di un bambino ne determinasse anche la sua propria religione. Dopo essere stati battezzati, i neonati, diventavano membri della chiesa e cittadini del proprio stato. Così ad esempio, se si nasceva in Francia si diventava cittadino francese e cattolico, nascendo invece in Germania si diventava cittadino tedesco e membro della chiesa protestante. Gli anabattisti rifiutarono detta visione. Essi ritenevano che i genitori avessero il compito di insegnare ai loro figli ciò che per loro fosse la verità ma allo stesso tempo dovessero incoraggiarli a comprendere che la fede, secondo le Scritture, fosse una scelta personale. La decisione sarebbe dovuta essere soltanto dei figli. Nelle Scritture, il concetto del battesimo è illustrato molto bene, esso simbolizza il desiderio personale di seguire Cristo.
Il movimento anabattista credeva nella totale separazione fra stato e chiesa e perciò non aderivano all’idea che uno fosse cristiano soltanto perché nato in una certa nazione. Essi si consideravano cittadini dello stato in cui nascevano ma non ritenevano che diventare cittadini del Regno di Dio fosse qualcosa di automatico.
Secondo la concezione dei protestanti e dei cattolici, l’uso della violenza era giustificato se si cercasse di salvare delle anime. Se si era disposto a uccidere per altri motivi, perché non mettere a morte altre persone per Cristo? Quindi, se una persona era disposta a uccidere per difendere gli altri o per mantenere la libertà della patria, perché non dovrebbe farlo per un motivo più nobile e con un valore eterno? Quando si utilizza la violenza per far avanzare delle cause terrene perché non utilizzarla anche per delle cause celesti? Se non si è disposti ad uccidere per Cristo per quale migliore causa si dovrebbe fare? Perciò i cattolici e i protestanti si uccisero a vicenda seguendo la loro convinzione, massacrando chiunque appartenesse, anche ad altre religioni. Dei fratelli nella fede si uccisero tra di loro soltanto perché l’uno aveva delle idee teologiche diverse dall’altro.

Gli anabattisti scelsero di attenersi alla loro interpretazione biblica riguardante la centralità di Cristo, chiedendosi se fosse giusto divulgare il Vangelo utilizzando dei metodi violenti. Nel medioevo i cavalieri si sfidavano in battaglia se in disaccordo e la loro preghiera a Dio era:
“Signore, se dico il vero fammi uscire vittorioso da questa sfida”;
cioè vincere la sfida dimostrava che si avesse la benedizione di Dio e chi moriva dava prova che Dio non fosse dalla sua parte.
E’ questa la via di Gesù?

Gli anabattisti misero in discussione quel modo di agire e decisero di non divulgare detto messaggio o credo che incoraggiava a mettere a morte altre persone. Perciò adottarono una teologia e metodologia che divergeva dal resto del mondo cristiano dell’epoca. Da una parte c’erano cristiani che per la loro fede erano disposti ad uccidere gli altri e dall’altra, quelli che per la loro stessa fede erano disposti a farsi, uccidere. Non si trattava di una semplice divergenza di credo ma di una differenza di come vivere la propria fede.

In questa serie cercheremo di incoraggiare i cristiani a considerare il Gesù biblico e a non distrarsi seguendo dei personaggi della storia della chiesa che hanno affermato di seguire Cristo quando in realtà così non era. Le differenze di natura teologica tra noi ed altri cristiani possono essere tranquillamente discusse in fratellanza. Riteniamo che il tema che stiamo affrontando ora, sia importantissimo per l’intero mondo cristiano e la nostra preghiera è che possiamo tutti quanti riconsiderare le nostre posizioni riguardo il tema della pace.

Ritengo che sia evidente quanto la chiesa sia andata fuori strada. Ci auguriamo vivamente che tutti possano rispondere alla chiamata verso la “centralità” di Cristo, ovvero, alla rivelazione piena di chi Dio è nella nostra vita quotidiana e non solo dal punto di vista teologico. Gesù ci mostra esattamente chi Dio è, perciò, qualunque cosa nel Vecchio Testamento non è conforme al carattere di Dio come rivelato in Cristo, significa che non si stia comprendendo a fondo.

Un’invenzione creata nel 1440 ebbe un ruolo rilevante su ciò che accadde durante la Riforma del XVI secolo. Johannes Gutenberg inventò una macchina che avrebbe cambiato la storia per sempre: il torchio tipografico. Detta macchina di stampa rese possibile la produzione in massa di libri. Uno dei primi libri stampati fu la Bibbia di Gutenberg. Una copia della Bibbia fu stampata e poi distribuita a tutte le persone in grado di leggere il greco originale, in latino e nella lingua vernacolare dell’epoca. Il popolo ebbe accesso alle Scritture. Il movimento protestante nacque dal desiderio di diversi fedeli cattolici di protestare contro la loro stessa chiesa; essi desideravano tornare alle Scritture e non volevano considerare le tradizioni ecclesiastiche più alla pari della Bibbia.
I cinque “sola” della Riforma
sono:
1. Sola Scriptura (con la sola Bibbia);
2. Sola Fide (con la sola fede);
3. Sola gratia (con la sola grazia);
4.Solus Christus (soltanto Cristo);
5.Soli Deo Gloria (per la gloria di Dio solo).

La formula “Sola Scriptura” riassume tutto: solo la Bibbia
doveva essere il fondamento della verità senza il papa o le tradizioni della chiesa. Una volta che si dichiara una cosa del genere però bisogna vivere ciò che si predica mettendo in pratica ciò che le Scritture ci indicano. Perciò Martin Lutero, Ulrico Zwingli e Giovanni Calvino diedero inizio al movimento protestante. La cosa curiosa è che i loro propri studenti che avevano a cuore l’amore delle Scritture trasmesso dai loro insegnanti, giovani che li seguivano e ascoltavano e che avevano spesso sentito ripetere: “Tornate alla Bibbia!” “Tornate alla Bibbia!” misero in dubbio il loro agire. Secondo gli studenti, i loro maestri stavano ignorando degli insegnamenti importanti contenuti nelle Scritture e protestavano contro certe cose senza seguire Gesù pienamente.

La maggior parte dei riformatori radicali erano dei ragazzi giovani ventenni e adolescenti che dopo aver imparato a leggere le Scritture e dopo aver avuto i grandi riformatori come mentori ebbero da ridire. Ulrico Zwingli aveva trasmesso ai suoi studenti un vero amore verso le Scritture e così i suoi studenti espressero che lui non avesse insegnato loro come obbedire ciò che Gesù aveva insegnato nelle Scritture. Quei ragazzi fecero una differenza nel corso della storia cristiana. Detti studenti persero la vita prima di arrivare ai trent’anni. Voi giovani dovreste rendervi conto che la vostra gioventù non è un periodo di tempo per prepararvi per la vita ma che ciò che state vivendo è la vita, la state vivendo e ognuno di voi ha il potenziale di diventare un leader e fare una differenza importante per il resto dell’umanità. Questi anni della vostra giovinezza non sono anni da sprecare senza impegni pensando che un giorno prenderete posizione, il vostro tempo è adesso e dovreste diventare dei leader saldi nella fede. Questo potrebbe significare il dover diventare uno studente di Gesù prima di diventare un leader…. abbiamo bisogno di voi!
Konrad Grebel, Felix Manz e George Blaurock erano tre degli studenti di Ulrico Zwingli. Felix Manz fu il primo martire anabattista. La chiesa lo condannò a morte perché lui aveva una teologia diversa e riteneva che la fede sarebbe dovuta essere una scelta e che il battesimo sarebbe dovuto essere un atto da fare da adulti e non da neonati. Gli fu data la possibilità di ritrattare ma non lo fece. I suoi aguzzini lo misero dentro una barca e lo portarono nel mezzo del fiume. Sua madre e suo fratello erano presenti sulla riva. Sua madre gli disse: “Figlio, se ritieni che ciò che credi sia vero e scritturale allora voglio che tu sappia che sono fiera di te. Non ritrattare, tieniti saldo nella fede.”. Il nostro impulso naturale l’autoconservazione ma qui questa madre aveva compreso tutto…considerava che suo figlio facesse bene a mantenere il suo credo se riteneva che fossero gli insegnamenti di Gesù. Felix Manz fu legato con le mani dietro le ginocchia con un palo tra le gambe per mantenerlo in quella posizione e per farlo affondare nell’acqua. Nella barca c’era presente anche un pastore protestante il cui compito era di convincere Felix a ritrattare, Felix invece di farlo cercò di convincere il pastore parlando della sua fede. Nei registri storici c’è scritto che Felix chiese al pastore di pentirsi e di ritrattare accusandolo di rendersi partecipe non solo ad un dibattito teologico riguardo il battesimo ma di un atto malvagio essendo disposto ad uccidere per la causa di Cristo; ciò non era la via di Gesù. Felix fu messo a morte annegato, i suoi aguzzini lo chiamarono il “terzo battesimo”:
Parte degli anabattisti ebbero inizio nella Svizzera protestante sotto Ulrico Zwingli, altri vennero dal territorio cattolico tedesco. Michael Sattler era un monaco cattolico e Margaretha Sattler una monaca; erano delle persone istruite che diventarono anabattisti dopo aver approfondito le Scritture. Menno Simons, un sacerdote olandese fece lo stesso percorso. Diverse persone dopo aver approfondito gli insegnamenti di Gesù nelle Scritture iniziarono a voler lavorare insieme in unità ed abbracciare la stessa ideologia. All’inizio del movimento anabattista, diversi gruppi di persone da luoghi diversi dopo aver adottato quella veduta in modo spontaneo cercavano di radunarsi e lavorare insieme con il resto del corpo. Le persone che arrivavano a queste conclusioni si chiesero se le Scritture mettevano Gesù al centro e se ciò avesse cambiato il modo d’interpretare tutto quanto.
L’l’Antico Testamento contiene numerose profezie riguardo la venuta del Messia e il Nuovo Testamento fa riferimento guardando indietro alla vita di Gesù. Quindi sia nell’Antico Testamento che nel Nuovo ci si incammina verso Cristo. Gesù insegnò ai suoi discepoli che le Scritture parlavano di Lui. Gli anabattisti conclusero che la Bibbia sarebbe dovuta essere interpretata da un punto di vista cristocentrico partendo da Gesù nei Vangeli e da lì filtrare sia l’Antico che il Nuovo Testamento. Essi si chiesero se la vita di Cristo non fosse importante tanto quanto la Sua morte. I protestanti e i cattolici in quel periodo litigavano per questioni teologiche riguardo la croce, la morte e su come dovremmo interpretarle. Il significato della croce cambia la vita delle persone. Crediamo che la questione della croce sia importante e centrale per la nostra fede ed è qualcosa che abbiamo in comune con i protestanti e i cattolici. Divergiamo però nell’interpretazione; noi non ci fermiamo lì, riteniamo che la vita di Cristo sia ugualmente importante. Gesù non è venuto soltanto per morire ma anche per vivere, insegnare e darci un modello di vita da seguire. Perciò gli insegnamenti e l’esempio di Gesù divennero ugualmente importanti per gli anabattisti. Essi decisero di non mettere in discussione l’etica degli insegnamenti di Gesù ma di seguirli cercando di applicarli alla loro situazione, cosa significava porgere l’altra guancia in un tempo di guerra? Gli anabattisti pensavano che non si dedicasse abbastanza tempo a studiare gli insegnamenti di Cristo e che si perdesse troppo tempo a discutere temi sulla teologia esoterica, in riunioni e conferenze dove temi di natura dottrinali venivano affrontati invece di cercare di applicare gli insegnamenti del sermone della montagna alla propria vita. Questo significava che leggevano le Scritture sotto una nuova luce e scoprivano delle cose che parlavano al loro cuore, cose che le tradizioni della chiesa avevano loro nascosto.