Domande e risposte:
Domanda: Ho una domanda riguardo Gesù e Giuda. Se Gesù era già a conoscenza del fatto che Giuda lo avrebbe tradito perché era parte del piano di Dio e Satana aveva convinto Giuda di tradire Gesù…Giuda in questo caso era una semplice pedina nella partita a scacchi tra Dio e satana?
Risposta: Questo pensiero fa parte della nostra cultura che ha radice nella filosofia greca. Nella tragedia di Sofocle chiamata Edipo la morale della storia è che nonostante ciò che uno faccia per sfuggire ad un certo destino gli dei faranno in modo che si adempia la loro volontà. In altre parole, noi siamo soltanto delle pedine in questa vita in mano alla misericordia degli dei. Una filosofia greca non cristiana. A seguito vi illustrerò l’immagine di un dio grande e poi vi illustrerò un secondo ancora più grande. Un grande dio è quello che dice: “So bene cosa ho bisogno che tu faccia per adempiere il mio piano e possiedo anche l’abilità di controllarti e farti adempierlo perciò, farò proprio così!” Quello sarebbe un dio potentissimo capace di manipolare tutti quanti per vincere la partita. Il nostro Dio che è ancora più grande si esprime in questo modo: “Io ti concedo la libera scelta. Sono in grado di anticipare ciò che sceglierai e così utilizzerò le decisioni che farai qualunque esse siano per adempiere la mia volontà”. Dio dimostra d’essere Sovrano e di onorare la nostra libertà nel processo. E’ come se dicesse a Giuda: “Ti conosco bene, ti ho dato tutte le possibilità per pentirti ma sei andato avanti lo stesso. Io utilizzerò la tua scelta per realizzare ciò che ho bisogno di realizzare”. Conoscere il futuro non è la stessa cosa che cagionarlo. So bene cosa mi dirà la mia moglie appena la vedrò più tardi, lei di solito mi chiama “mio amato” poi mi dà un bacio e mi abbraccia. Lo so già perché la conosco bene e sono abbastanza limitato nella mia conoscenza ma vi posso dire che sono in grado di “predirlo”. Se tornassi a casa e lei facesse esattamente come ho detto potrei pensare che sono in grado di controllarla mentalmente perché sapevo bene cosa avrebbe fatto prima che lo facesse autoproclamandomi profeta. La mia conoscenza però è basata sulla mia relazione e perché la conosco bene ciò mi permette entro certi limiti di “capire il futuro”. Dio possiede una conoscenza infinita sul Suo popolo ma non ha annientato la nostra libera scelta.
Domanda: Non riesco a dire quanti seminari e corsi di leader ho frequentato e neanche una volta mi è stato proposto un corso di com’essere un servo. Ho vissuto tutta la mia vita nei panni di serva e sento che in un certo senso l’essere un servo sia qualcosa di manipolativo. Tutto questo mi sembra troppo…
Risposta: Ti capisco e apprezzo il tuo cuore e penso che Dio sia in grado di operare bene in te perché ci hai appena dato esempio di umiltà riconoscendo i tuoi propri limiti e ciò è un buon punto di partenza. Se Gesù disse che dobbiamo amare i nostri nemici e noi reagiamo pensando che sia una bella frase e basta e quella è la reazione a tutto ciò che Gesù ci ha chiesto di fare ciò dimostrerebbe che non abbiamo capito un bel nulla. A volte ci sentiamo sopraffatti e pensiamo che sia troppo difficile, altre volte facciamo finta di fare tutto perfetto esternamente manipolando tutto il processo perché sappiamo bene che se ci atteggiamo in un certo modo l’altra persona reagirà in un certo modo anche lei. Questo è il perché il nostro punto di partenza dovrebbe sempre essere quello di un cuore sopraffatto. Se ci troviamo in quella posizione possiamo rivolgerci a Gesù e Lui ci comprende e cammina insieme a noi aiutandoci a fare dei piccoli passi all’inizio e insegnandoci in modi semplici a pregare, ad assorbire ed a metabolizzare le Scritture, ad essere guidati dallo Spirito e tante altre cose. Tutte le discipline di cui abbiamo parlato in questa serie evidenziano una connessione relazionale con Cristo. Non si tratta solo di atteggiarci in un certo modo. Ricordiamo che Gesù lavò i piedi anche a Giuda e lui non cambiò. Il dunque consiste nel scegliere coscientemente di cogliere l’opportunità che Gesù ci offre per stabilire una relazione con Lui e di guardare nei Suoi occhi percependo il Suo amore verso di noi. Quella potrebbe essere la chiave di tutto. In tutti questi modi quando arriveremo al punto di decidere di servire saremo pronti perché avremo vissuto coltivando il cuore di Cristo. Se cerchiamo di servire subito senza nessuna preparazione allora potremo facilmente cadere nella manipolazione, nel voler apparire bene agli occhi degli altri, preoccupandoci di quello che pensano gli altri di noi e di come verremo capiti e quello è un peso che non dovremmo avere. La realtà è che andando avanti nella nostra vita faremo degli sbagli. E’ molto probabile che inizieremo questo percorso per poi renderci conto che la nostra motivazione è sbagliata perché lo stiamo facendo per compiacere altre persone; ci renderemo conto di aver manipolato la nostra propria immagine, un vero problema per tanti di noi. Sbagliare è parte del processo nel nostro percorso insieme a Gesù. Se sbagliamo, Lui sarà fedele ad indicarcelo. Non rimaniamo paralizzati se dovesse accadere. Molti decidono di restare fermi aspettando di capire e comprendere tutto per poter essere sicuri di fare tutto a modo, c’è un perfezionista all’interno di tutti noi in un certo senso. Invece dovremmo imparare a cadere con Gesù al nostro fianco cercando d’imparare mentre camminiamo insieme a Lui. Avete mai notato che una macchina non è mai completamente in rotta? L’unico motivo per il quale siamo in grado di guidare dritto è perché ogni secondo facciamo migliaia di piccole modifiche mentre guidiamo. La macchina da sola non è mai in rotta da sola. Viaggiamo insieme a Gesù, sentiamoci liberi di sbagliare, ascoltiamo la Sua voce nei modi in cui abbiamo detto e facciamo delle modifiche alla nostra “guida” tutti giorni.
Il vangelo di Matteo 12:20 dice: “Egli non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante…” due illustrazioni di cose che nella società attuale consumista sembrano d’essere vulnerabili e deboli. Sono due illustrazioni di cose che hanno difficoltà e sono imperfette, vulnerabili e difettose. Questo è il Gesù delle Scritture che dice che può lavorare con esse e collaborare. Non ci preoccupiamo di fare una cosa e che dovuto a quella scelta diventeremo una canna rotta o un lucignolo fumante preoccupandoci che forse la nostra luce non brillerà tanto come dovrebbe pensando che Dio ci condannerà. Dio desidera operare nei nostri piccoli sforzi. Questa è la disposizione di Cristo verso di noi. Teniamo in guardia il nostro cuore dalla tentazione di dichiarare che non c’è la faremo mai a fare una cosa giusta e perciò non dovremo neanche provare. Invece sappiamo che Gesù sa già che sbaglieremo e questo è il motivo per il quale c’è bisogno di purificarci in continuazione mettendo in pratica il lavaggio dei piedi aiutando così altri ad arrivare a quel punto anche loro.
La parte più importante dello studio biblico è quando lo finiamo perché in quel momento si vede se saremo degli ipocriti o se abbiamo letto per cercare di metterlo in pratica. La parte più importante di questa serie inizia ora che è finita. Ora è arrivato il momento di capire se ci siamo limitati a una nuova informazione o se invece adotteremo tutto ciò che abbiamo imparato alla nostra vita.
Preghiera: Padre Celeste, grazie tante per la disposizione che hai verso di noi piena di grazia così gentile e paziente. Confesso che a volte mi sento come quella canna spezzata di cui abbiamo letto o come quel lucignolo fumante. Sento che faccio tanti sbagli e fallisco di continuo ma Ti ringrazio della Tua presenza nel mezzo dei nostri successi e fallimenti. Ci hai chiamato ad un processo di purificazione continua con Te e ci incoraggi a conoscere il Tuo cuore. Il Tuo giogo è dolce e leggero il Tuo carico in confronto al pesante peso del legalismo che i leader religiosi avevano messo sulle persone dei Tuoi tempi. Padre sono sopraffatto dal sentire quanto mi hai amato attraverso Cristo non avendo desiderato purificarmi una volta per tutte ma desiderando lavare anche i miei piedi. Prego che il mio cuore sia ammorbidito da quell’illustrazione. Prego che io sia corteggiato dal Tuo amore e una volta abbia ricevuto il Tuo amore che sia cosciente che anch’io ho il ruolo di Giuda con regolarità, non sono una brava persona. Io faccio delle scelte egoiste spingendo i miei programmi ferendoti. Ti ringrazio per lavarmi i piedi e prego che possa essere mosso e motivato dalla gratitudine per poter essere in grado di lavare i piedi di altre persone incluso il Giuda nella mia vita. Grazie per l’esempio che ci hai dato e per il cammino che ci aspetta. Non vediamo l’ora d’intraprendere questo viaggio insieme a Te. Nel nome di Gesù, amen.
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