Da”Una vita irreligiosa”. Vetrate colorate parte 3

L’acqua aveva un significato speciale durante le feste in Israele. Il sacerdote prendeva dell’acqua dalla piscina di Siloam e la portava al Tempio dove la versava sugli scalini per simbolizzare delle profezie che desideravano tanto fossero adempiute contenute nei libri d’Ezechiele e di Zaccaria (Ezechiele 47 e Zaccaria 14:8). Dette profezie dicevano che un giorno l’Acqua vivente sarebbe sgorgata dal centro del Tempio di Gerusalemme e che avrebbe inondato il terreno circostante donando vita a tutti i popoli. In quel tempo non si sapeva in quale modo quelle profezie si sarebbero adempiute. Alcuni pensavano che forse i pagani si sarebbero convertiti al giudaismo osservando il sistema sacrificale. Un giorno nel mezzo di detto rituale Gesù si alzò in piedi e dichiarò a voce alta: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva». Gesù affermò in quel momento che l’Acqua Vivente proveniva da Lui stesso e che ce l’avrebbe data. Stava affermando che Lui fosse il Nuovo Tempio e l’adempimento di quella profezia.
Nella seconda parte della sua dichiarazione disse che l’avremmo ricevuto nel nostro interiore e che quell’Acqua vivente avrebbe sgorgato da dentro di noi. In altre parole, anche noi saremmo diventati il Tempio. Il Nuovo Testamento ci insegna che il corpo di Cristo è il Tempio e che noi siamo il Tempio dello Spirito Santo.
Il contesto dei nostri studi potrebbero aiutarci ad aprire gli occhi su diversi aspetti e mentre studiamo impariamo delle cose nuove ed è molto emozionante. Questo è ciò che significa addentrarsi nella storia e perdersi nel testo utilizzando la nostra immaginazione per “reidratare” ciò che stiamo leggendo. Studiare il contesto significa analizzare e cercare di capire com’era la situazione prima che Gesù si alzasse in piedi, cosa stavano facendo le persone intorno a Lui, lo avevano notato? Quale sarebbe stata la nostra reazione se fossimo stati presenti quando Gesù iniziò a parlare? Dopo d’immaginare di stare lì presenti mentre parlava cosa potremmo aver visto dipinto nel Suo volto? Ricordiamo che la cosa importante non sono i dettagli tipo il colore dei Suoi capelli, dei Suoi occhi o del tono della Sua voce, ciò che ci interessa è capire l’intensità del Suo sguardo. Abbiamo abbastanza conoscenza sul carattere di Cristo per poter essere in grado d’immaginare dei fatti più importanti. Tutto il resto sono solo dettagli per enfatizzare l’esperienza. Quindi, ci addentriamo nel testo, lo sentiamo lasciando coinvolgerci e partecipando attivamente tramite la nostra immaginazione nella storia e chiedendoci quale sarebbe stata la nostra reazione se fossimo stati presenti in quel momento o se avessimo dovuto affrontare la stessa situazione. Forse potremmo focalizzarci soltanto su un singolo aspetto rimuginando una parola, frase o pensiero. Abbiamo parlato dell’Acqua che sgorga dal profondo del nostro essere, un pensiero che si avvicina molto al concetto ebraico della meditazione. Se rimuginiamo o ripetiamo una parola, una frase o un passaggio delle Scritture nel nostro profondo cercando di comprenderlo ciò ci aiuta ad adempire ed a partecipare alla grande storia della quale facciamo parte come detto nelle Scritture. Frasi come “Così come detto nelle Scritture…” ripetute diverse volte nella nostra mente, come con un diamante che viene osservato da tutte le angolazioni.
Poi si arriva al momento di guardare oltre la finestra. Abbiamo cercato di comprendere tutto ciò che era possibile e così possiamo tentare di guardare oltre il testo notando che la Persona di cui parla si trova dall’altra parte della finestra e ci guarda, Lui è reale ed è vivo. In quel momento realizziamo che non siamo soli e che non si tratta di una storia accaduta 2000 anni fa perché Lui è qui con noi ora. Stiamo facendo tutto insieme a Gesù, lo Spirito di Cristo è qui con noi in questo momento. A quel punto potremmo pregare riconoscendo la Sua presenza insieme a noi e per ultimo potremmo riuscire a raggiungere l’obbiettivo di non limitarci a “pensare” a Gesù perché lo potremmo sentire sperimentando il Suo calore. Da quel momento in poi saremo in grado di sperimentare il Suo calore, un ‘esperienza indescrivibile. Non dobbiamo aspettarci di raggiungere per forza quello stato d’animo perché si tratta di un dono della grazia. Quando ciò accade si raggiunge uno stato mentale dov’è possibile sperimentare l’amore di Dio in tutta la sua purezza. Se potessimo paragonarla ad una realtà nostra sarebbe come quando degli amanti si guardano profondamente e sperimentano la profondità dell’amore che hanno l’uno per l’altro che va al di là delle parole, al di là della prima fase d’innamoramento. Arriva un momento in cui uno non pensa a niente e semplicemente si sperimenta il privilegio di stare vicino alla Persona che uno ama, totalmente coinvolto nell’amare e nello sperimentare l’amore di quella persona speciale. Possiamo sperimentare la Presenza di Dio nello stesso modo quando meditiamo sentendo il Suo amore e prendendo del tempo per amarLo. Il salmista scrisse nel Salmo 42:7,8: “Un abisso chiama un altro abisso, al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me. Di giorno l’Eterno mi largisce la sua benignità, e di notte innalzo a lui un cantico, una preghiera al Dio della mia vita.”

Domande e risposte:

Domanda: Volevo un chiarimento, ciò che non ho sentito in questo studio riguardo la meditazione e tutti i suoi particolari è quanto sia essenziale che ogni individuo trovi il suo modo personale di farlo. Io sono cresciuto in un ambiente molto rigido cristiano dove se non lo facevo fedelmente ogni mattina mi si chiedeva se forse c’era qualcosa che non andasse in me. Volevo ricalcare l’importanza di spiegare che ogni persona dovrebbe trovare ciò che funziona per lui come nel caso delle diete o di certi esercizi fisici. Forse per alcuni fare esercizio di mattina funziona bene ma per altri la sera è il momento migliore.

Risposta: Giusto! Non c’è scritto da nessuna parte nella Bibbia che uno debba meditare prima cosa nel mattino per un minimo di trenta minuti nello stesso luogo seguendo i principi elencati in questo studio altrimenti si è nel peccato. Queste sono delle discipline che hanno il proposito di essere dei mezzi tramite i quali le persone che veramente desiderano seguire Gesù possono utilizzare per raggiungere i loro obbiettivi. Questi principi e pratiche sono al nostro servizio per aiutarci a seguire Cristo. Non dovremmo diventare schiavi di nessuna di queste pratiche spirituali. Leggiamo le Scritture, preghiamo, meditiamo e mettiamo in pratica tutte le cose di cui abbiamo discusso perché siamo motivati ad avvicinarci a Cristo e Lui ci ha dato l’opportunità di farlo in modi che possono coinvolgere il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito. Ci sono dei momenti quando non portiamo a termine i nostri impegni saltando un giorno o una settimana. Momenti quando cresciamo in un aspetto e tralasciamo un altro. Ricordiamo che il sabato è stato concepito per noi e non noi per il sabato come detto da Gesù. Il sabato è un altro principio che rappresenta un riposo settimanale ma penso che quell’insegnamento di Gesù si applica a tutti questi aspetti. Dio ci ha dato queste cose per benedirci e per aiutarci a crescere, esse non sono il nostro Dio. E’ fantastico essere un servo o uno schiavo di Dio perché è un Padrone amorevole che alla fine ci adotta e diventa il nostro Padre. Non è bello essere schiavo di nessuna forma religiosa.

Lo abbiamo ribadito dall’inizio di questa serie, cosa succede quando attraversiamo una crisi o un momento difficile? Non si può meditare in fretta. Invece se questo diventa parte del nostro quotidiano quando saremo messi alla prova reagiremo bene in modo naturale. Il vangelo di Luca 21:12-15 dice: “Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e mettendovi in prigione; e sarete portati davanti ai re e ai governatori a causa del mio nome;(Relatore: questo elenco di fatti secondo voi ha a che fare con la prosperità? Secondo Gesù sì perché qualcosa di molto più profondo sta accadendo all’interno delle persone.) ma questo vi darà occasione di testimoniare. (Relatore: la persecuzione del mondo potrebbe abbattersi su di noi e le cose potrebbero mettersi veramente male ma ciò rappresenta un’opportunità per avere qualcosa di molto migliore). Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa, (Relatore. Non è il momento per cercare di capire cosa dire) perché io vi darò una favella e una sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno contraddire o resistere.” Quando arriva la crisi, la nostra pressione viene equalizzata e abbiamo qualcosa da offrire, un modo di rispondere nel mezzo delle difficoltà.

Preghiera:
Padre Celeste, grazie per averci amato così chiaramente tramite la vita di Cristo. Ti ringrazio che Gesù sia la Parola quando parla e insegna, quando è in silenzio, quando ci dà un esempio di vita. Desideriamo seguire il Suo esempio e diventare come Lui. Vogliamo fare in modo che il Suo cuore sia trapiantato nel nostro e vorremmo avere anche la Sua mente. Desideriamo avere lo stesso atteggiamento di Tuo Figlio che ha rinunciato a tutto per offrire la Sua vita al servizio degli altri. Vogliamo farlo con gioia. Prego che possiamo avvicinarci a Te sempre di più tramite la nostra esperienza quotidiana con la Tua Parola stampata e con la Parola incarnata in Cristo. Non vediamo l’ora di passare più tempo con Te! Nel nome di Gesù.