Dalla serie “Una vita irreligiosa”. Conversazioni con Dio parte 3

Anche la scelta del luogo può essere importante per pregare. Gesù andava in diversi luoghi da solo, libero dalle distrazioni. Com’è l’ambiente in cui preghi? La musica potrebbe essere di aiuto in alcuni casi. Per me il silenzio totale è causa di disturbo perché nel mio caso la mia mente si riempie di musica e poi mi viene voglia di cantare…perciò io metto si della musica ma più un genere soft e poi inizio a pregare. Alcune persone prendono una sedia vuota e se la mettono davanti per rappresentare la presenza di Dio. Dio è con noi come un essere spirituale ma una sedia ad alcuni, aiuta a concentrarsi meglio.
Quale posizione dovremmo avere quando siamo in preghiera? Dovremmo prostrarci, inginocchiarci, alzare le mani, stare in piedi o camminare? Come abbiamo detto prima, dovremmo adottare la posizione che ci aiuta a concentrarci meglio su Gesù, quindi qualsiasi essa sia. Dio ci ha dato un corpo, siamo degli esseri fisici e non desidera che ci comportiamo come spiriti; questi esistono già, si chiamano angeli. Il nostro corpo può certamente collaborare con il nostro spirito e con la nostra mente, aiutandoci a rimanere concentrati durante i nostri momenti di preghiera. Utilizziamo il nostro corpo per adorare Dio! La nostra bocca è parte del nostro corpo, utilizziamola! Preghiamo a voce alta! Io sento in continuazione delle persone che hanno molta difficoltà quando pregano, ma molti quando dico loro di provare a pregare a voce alta hanno avuto dei risultati eccellenti! Gesù pregava a voce alta come evidenziato nelle Scritture. Spesso Lui pregava nelle vicinanze dei Suoi discepoli ed essi imparavano dal Suo esempio. Gesù li incoraggiava tramite le preghiere che faceva. Noi parliamo con tutte le persone che consideriamo “reali” a voce ben udibile, perché non dovremmo farlo con Dio? Il fatto di dover pensare a ciò che dovrei dire e poi il dover cercare le parole per esprimerle mi aiuta a rimanere concentrato su ciò che sto facendo. Cerchiamo di metterlo in pratica, è di grande aiuto perché farlo aiuta il corpo a collaborare con la mente e così rimanere focalizzati. Possiamo pregare anche tramite il Padre Nostro.

Domande e Risposte:

Domanda: Penso che l’idea che è stata proposta sul coinvolgerci a livello relazionale con Dio quando siamo in preghiera e vivere questa esperienza in modo positivo sia molto bella e dalla quale si possono trarre tanti benefici, ma noi di solito facciamo della preghiera un’esperienza piuttosto negativa. Secondo voi, come suggerite che si possa fare, cioè come possiamo pregare rivolgendoci a Dio nel mezzo delle nostre vite così impegnate? Come possiamo fare per riuscire a fermarci e prendere del tempo per pregare?

Risposta: Dio è un essere invisibile perciò non può manifestarsi a noi durante la nostra giornata per cercare di attirare la nostra attenzione. Perciò bisogna adottare una nuova focalizzazione mentale. Ok, prima di andare avanti vorrei chiarire che ciò che spiegherò non ha lo scopo di diventare un nuovo legalismo, si tratta soltanto di un’abitudine da coltivare. Prima che una persona venga coinvolta a livello relazionale con qualcun altro sarebbe molto buono che essa dicesse a se stessa nella sua mente: “desidero parlare prima con Dio riguardo alla conversazione che avrò con quella persona”. Prima di telefonare cerchiamo di fermarci a pensare al momento della vita dell’altra persona che stiamo per invadere con lo squillo del telefono prendendo qualche attimo per parlare con Dio riguardo a loro e per pregare per loro. Prima di presentarci ad un appuntamento prendiamo qualche momento per pensare in modo cosciente e fermarci a parlare con Dio riguardo alla persona che incontreremo. Utilizzare le relazioni intorno a noi per iniziare una conversazione con Dio è una buona abitudine da acquisire. La cosa bellissima di quel tipo di preghiera è che ci avvicina agli altri e ci insegna come concentrarci su di loro e allo stesso tempo ci avvicina anche a Dio.

Domanda: Sento sempre dire che dovremmo pregare per i nostri amici, parenti, persone a noi care ed anche per i nostri nemici. La mia domanda è: dovremmo pregare anche per il diavolo e per la sua conversione?

Risposta: Quando ero piccolo ci ho provato, mi ricordo di aver passato un’intera giornata a pregare per Satana, non a Satana, siamo chiari. Nella mia preghiera pregavo Satana dicendogli che io ero stato perdonato e che il perdono esisteva anche per lui. Esiste uno schema nelle Scritture affascinante: quando le persone hanno un’ esperienza piena e senza dubbi di Dio e scelgono di allontanarsi da essa, arriva un momento in cui Dio permette che il loro cuore s’indurisca. Spesso accade alle persone che sanno benissimo quale sia la scelta giusta e decidono di non farla. La Bibbia dice nella prima lettera di Timoteo 4:2 che eventualmente la nostra coscienza verrà marchiata e diventerà insensibile. E’ accaduto al Faraone nei tempi di Mosè. Sembra che tanto tempo fa sia accaduto agli angeli; essi avevano avuto una connessione diretta e intima con Dio stesso ma scelsero di allontanarsi e Dio permise che le loro scelte si solidificassero. E’ un processo del quale si parla anche nel primo capitolo della lettera ai Romani dove dice che Dio abbandona le persone alle loro scelte se esse erano già a conoscenza della verità. La punizione peggiore che Dio possa darci è farci fare quello che vogliamo. Visto che sembra che le scelte degli esseri spirituali siano state solidificate, nelle Scritture non si trova mai la storia di un angelo disobbediente che si pente scegliendo di tornare al Cielo. La Bibbia parla di tante cose, ma mai di nessun demone che desidera tornare a casa. Non c’è neanche il racconto di nessun angelo dopo la caduta iniziale che abbia espresso il desiderio di passare dall’altra parte a fianco di Satana. Sembra che dopo quella decisione iniziale Dio decise di solidificare le loro scelte. Questo è il motivo per il cui io non consiglierei di pregare per il diavolo.

Il miglior modo d’imparare a pregare è pregando; il miglior modo per imparare ad andare in bicicletta è montandola. La miglior cosa sarebbe mettere tutto ciò di cui abbiamo parlato in pratica immediatamente perché altrimenti limitarci a leggere e basta rappresenterebbe una perdita di tempo. Suggerisco di provare a leggere il Padre Nostro utilizzandolo come modello di preghiera riga per riga. Per esempio iniziare con “Padre Nostro” e ringraziandoLo che è “nostro” e che siamo connessi a tante altre persone per le quali pregheremo, che sono i nostri fratelli e sorelle intorno al mondo. “Padre nostro”, il Dio dell’universo desidera esserlo per me. “…Che sei nei cieli, santificato sia il Tuo nome…”. Dopo questa parte potremmo inserire la lode, il Suo nome è santificato, Dio ne è già a conoscenza ma ora stiamo confessando qualcosa che sappiamo sia vera; si potrebbe utilizzare quel momento per esprimere una marea di complimenti a Dio; il Suo nome è santo, è amorevole, creativo e prega per noi. “…venga il tuo Regno. Sia fatta la Tua volontà così in terra come in cielo…” potremmo pregare che il Signore inizi con noi stessi, sottomettendo le nostre agende a Lui. Lasciamo che il Suo “Regno” e la Sua volontà prendano radici nei nostri cuori. Prendiamo un tempo anche per pregare per tutti i gruppi e le organizzazioni di cui facciamo parte, per il nostro governo e la nostra chiesa in casa. “…Dacci oggi il nostro pane quotidiano…” Il Padre Nostro fu concepito come un modello di preghiera giornaliero. Gesù insegnò all’interno del contesto di questa preghiera e non dovremmo preoccuparci del domani perché ogni giorno ha il suo affanno. Preghiamo per questo giorno che stiamo vivendo. Lui ha chiesto il pane “quotidiano”. Se io avessi un esame nel weekend non pregherei oggi di poter superare l’esame ma pregherei Dio d’aiutarmi a studiare bene. Il giorno dopo pregherei Dio di aiutarmi a vivere la mia giornata in modo giusto per prepararmi per l’esame così il giorno dell’esame pregherei che Dio mi aiutasse ad applicare tutto ciò che avrei imparato durante la settimana. Non dovremmo pensare al futuro ma a questo giorno concentrandoci nel chiedergli di aiutarci a fare del nostro meglio oggi per poter così fare meglio nel futuro. Il “pane quotidiano” rappresenta le cose semplici della vita, non ha pregato per delle “aragoste quotidiane” per un motivo. Quali sono le cose semplici di cui abbiamo bisogno per poter avere dell’energia in questo giorno? Preghiamo per questo giorno e per poter andare avanti. “…perdona i nostri debiti come noi perdoniamo anche ai nostri debitori…” Facciamo una pausa qui. Forse esiste un’area nella nostra vita per la quale dovremmo chiedere perdono; non penso che non ci sia, perché nessuno di noi è perfetto. Preghiamo tutti i giorni chiedendo a Dio di mostrarci chiaramente se in questo giorno abbiamo mancato di seguire i principi delle Scritture e se ci siamo allontanati dalla via dell’amore che ci ha chiamato a vivere. Come abbiamo potuto venire meno dall’essere la persona che Dio desidera che noi siamo? Chiediamo a Dio di mostrarci in quali modi potremmo aver bloccato la luce di Cristo in noi. Desideriamo pentirci e se niente ci viene in mente chiediamoglieLo fermandoci ed aspettando la Sua risposta non vedendo l’ora di ricevere le Sue immagini e ciò che ci indicherà di fare in quel giorno. Una volta che avremmo chiesto perdono arriverà il momento di pensare alle persone che ci hanno fatto del male anche nelle cose piccole. Invece di trattenere dei brutti pensieri sulle persone che non ci vogliono bene, se siamo fedeli a pregare e a sbarazzarci dei pensieri cattivi una volta al giorno questo potrebbe iniziare a costruire un nuovo atteggiamento in noi. Preghiamo che Dio ci aiuti a perdonarli e a lasciar andare via tutta la negatività. Chiediamo al Signore di farci venire in mente tutte le cose per cui sarebbe buono pregare. Che tipo di persona potremmo diventare se quotidianamente dovessimo attraversare il processo di dover connetterci con Dio, pregare per gli altri affinché sia fatta la Sua volontà e allontanare da noi qualsiasi amarezza, chiedendo a Dio perdono per le nostre mancanze? Che tipo di persona diventeremmo? Se desiderassimo diventare più simili all’immagine di Dio, questa è la visione che ci aspetta.

Preghiera: Padre Celeste, grazie per il Tuo stupendo amore! Grazie per aver reso tutto così chiaro attraverso la vita di Cristo. Ti ringrazio per il fatto che Gesù modella per noi una vita che possiamo vivere. Prego che questa settimana sia una settimana di comunione intima faccia a faccia con Gesù. Prego che ognuno di noi possa vivere un’esperienza intima e coinvolgente. Non vediamo l’ora di passare del tempo insieme a Te questa settimana. Nel nome di Gesù. Amen

Vorrei finire con questo passo del libro di Numeri 6:24-26 : “L’Eterno ti benedica e ti custodisca! L’Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! L’Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace”.